Biografia di Filippo Di Sambuy
Filippo De Sambuy nasce a Roma nel 1965 e si diploma in Semiologia. Nel 1981, ottiene una borsa di studio presso il PS1 di New York e inizia il suo percorso di ricerca nel campo delle arti visive. Tra gli anni ’80-’90, espone in numerose mostre collettive e personali caratterizzate da imponenti installazioni di opere pittoriche. Il suo interesse per la natura del simbolismo come ponte tra una verità invisibile e una forma capace di darle consistenza sensibile, lo porta a dedicarsi, a partire dalla seconda metà degli anni ’90, al tema del rapporto tra immagine profana e trascendenza della medesima.
Tra il 1995 e il 2004, prosegue la sua ricerca con grandi installazioni in spazi architettonici in cui il tema del simbolo è strettamente connesso al luogo. Nasce così la grande installazione di bandiere araldiche e mosaico pavimentale alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Tra il 2005 e il 2012, partecipa a numerose collettive, in cui espone le sue opere artistiche. Nel 2016, interviene a Palermo nei magnifici spazi di Palazzo Reale e del Museo Riso. Nel 2018, presenta a Photo&Contemporary di Torino il nuovo elaborato ciclo pittorico “Il libro dello Splendore”, ispirato all’antico e il volume “Zohar”.
Sambuy approda alle tematiche dello Zohar attraverso gli schemi dedicati a quell’Albero della vita che è uno dei simboli a cui ruota attorno l’intera identità ebraica. Nel 2019, realizza nel mercato di Ballarò a Palermo un mosaico, ricostruendo la figura di S. Rosalia nella chiesa Santa Maria del Soccorso.