Biografia di Stefano Di Stasio
Stefano Di Stasio nasce a Napoli nel 1948 e si trasferisce a Roma con la famiglia nel 1950. Dal 2000 vive e lavora tra Roma e Spoleto. A dodici anni poté mostrare a Giorgio de Chirico, nella sua casa di Piazza di Spagna, una cartella dei suoi disegni, grazie alla madre che lo conobbe a teatro. L'incontro con il maestro sarebbe stato fondamentale e fonte di buoni consigli. Dopo aver frequentato brevemente l'Accademia di Belle Arti nella classe di Toti Scialoja, decide di proseguire gli studi da autodidatta. Le sue prime esperienze di pittura sono prevalentemente astratte, e nel 1977-78, insieme ad alcuni amici, apre uno spazio autogestito a Roma chiamato La Stanza. Qui ha sperimentato l'arte delle installazioni extrapittoriche, creando spazi animati da vari oggetti, materiali, mobili, manufatti, luci, frammenti di dipinti e murales. Ne La Stanza, tra gli elementi delle installazioni, espone nel 1978 un autoritratto a olio, volutamente di sapore ottocentesco, come spiazzamento del gusto attuale, come gesto provocatorio e ribaltamento di rotta, rispetto a quella che sembrava l'"accademizzazione" dell'avanguardia. La sua pittura è dove l'artista trasporta sulla tela le immagini che affiorano nella propria mente, senza alcuna mediazione della ragione o legame con la realtà. Le immagini sono simboliche e metastoriche, testimoniano il suo amore viscerale per la pittura come espressione artistica dei propri sentimenti, e offrono una potente forza evocativa. Nello stesso anno espone un secondo autoritratto che viene notato da Plinio De Martiis che lo invita ad entrare nella sua galleria, La Tartaruga, dove espone in mostre personali e collettive dedicate al nuovo ritorno alla pittura. Nel 1982 partecipa ad Aperto '82 alla Biennale di Venezia. Nel 1984 è invitato da Maurizio Calvesi a tenere una sala personale ad Arte Allo Specchio, mostra centrale della Biennale di Venezia. Nel 1994 inizia la collaborazione con la galleria L'Attico di Fabio Sargentini, dove espone in una personale e successivamente in diverse collettive. Nel 1995 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale nel padiglione centrale. Alcune delle gallerie che negli anni si sono occupate del suo lavoro sono La Tartaruga, Pio Monti, La Nuova Pesa, Gian Enzo Sperone, L'Attico, Il Polittico, A.A.M., Maniero, Studio Vigato, Alessandro Bagnai, Arts Event's, Ambrosino, e Andrea Arte. Tra il 2001 e il 2004 realizza un intero ciclo di dipinti su storie francescane per la nuova chiesa di Santa Maria della Pace a Terni, progettata da Paolo Portoghesi. Tra i musei dove ha esposto ricordiamo il Museo del Risorgimento di Roma (1997, 1999), il Palaexpò di Roma (1992, 1999, 2013), le Scuderie del Quirinale di Roma (2000), il County Museum di Los Angeles, USA (1987) , il Museo d'Arte Moderna di Ostenda, Belgio (2001), e il CIAC di Foligno (2009, 2014, 2015).