Biografia di Alfredo Di Stefano
Alfredo Di Stefano, nato nel 1924 nel quartiere di Barracas a Buenos Aires, è stato uno dei migliori calciatori argentini di tutti i tempi. Nel 1948, il Grande Torino manifesta interesse per lui, ma l'anno successivo firma un contratto con i Millonarios di Bogotá. Tuttavia, la lega colombiana viene bandita dalla FIFA e i giocatori rischiano severe sanzioni. Dopo tre anni, Di Stefano torna in Argentina, ma rifiuta l'offerta del River Plate, giudicandola inadeguata.
Il 22 settembre 1953, dopo qualche discussione, firma per il Real Madrid, diventando uno dei grandi protagonisti della storia del club. Da quel momento, con Di Stefano in squadra, il Real Madrid raggiunge una serie di successi senza precedenti, vincendo sia in Spagna che all'estero. Il giocatore argentino è in grado di svolgere qualsiasi ruolo in campo, grazie alla sua capacità di costruire gioco, difendere e segnare. Con compagni di squadra del calibro di Kopa, Del Sol, Puskas e Gento, Di Stefano diventa l'uomo di spicco del club spagnolo.
Nel 1964, dopo undici anni trascorsi con il Real, Di Stefano si trasferisce all'Espanyol di Barcellona. Durante una tournée in Venezuela, viene rapito e tenuto prigioniero per due giorni da un gruppo rivoluzionario antifranchista. Nello stesso anno, disputa la sua ultima finale di Coppa dei Campioni a Vienna, dove il Real Madrid perde contro l'Inter.
Di Stefano è stato uno dei pochi calciatori al mondo ad aver giocato in tre diverse nazionali: l'Argentina, la Colombia e la Spagna. Ha inoltre intrapreso la carriera di allenatore dopo il ritiro. Tuttavia, nonostante l'allenamento, la fama di Di Stefano è soprattutto legata alla sua brillante carriera come giocatore di calcio, che lo ha reso una leggenda del mondo del calcio.