Biografia di P. Dini
Edoardo Pasquale Perolo, anche conosciuto come Dini, è nato a Novi nel 1867. Già da giovane si è interessato alla pittura, apprezzando lo stile, i colori e la modernità che essa conduceva. La sua tecnica era principalmente quella del divisionismo, utilizzando puntini e fitte strisce per la realizzazione delle sue tele. Questa tecnica è stata eseguita negli anni dal 1894 al 1898, tuttavia non è noto da chi abbia imparato questa tecnica specifica. Molti critici dell'arte e studiosi dell'epoca lo stimavano e lo consideravano un grande artista, ma non ci sono indicazioni chiare riguardo la provenienza della sua tecnica. Si presume che il Pellizza, che abitava nelle vicinanze di Novi, abbia influenzato il Dini durante i loro contatti, o forse che il Plinio Nomellini, amico del Dini, abbia trasmesso la tecnica del divisionismo durante il periodo in cui frequentavano la stessa scuola a Firenze. Nomellini viveva spesso a Genova dal 1890 al 1902, dove aveva una cerchia di amici intellettuali e fece propaganda a favore del divisionismo, convincendo anche il Pellizza ad accettare questa nuova tecnica. Nel 1898, con il viaggio ad Intra, Dini abbandona il divisionismo, anche se ne ha fatto un'unica eccezione per un ritratto su commissione all'esploratore Franzoi. Nel dipingere "I due fratellini", una tripla eccezione all'abbandono del divisionismo, l'artista partecipa sentimentalmente all'esecuzione e mostra una nota personalissima - una fusione di impressionismo e divisionismo.
Il Dini ha attraversato molti movimenti artistici durante la sua vita ed è sempre stato attento alle dinamiche e alle tendenze dell'arte, interpretandole e sviluppandole con il suo stile personale. Ha imparato diversi stili da artisti come Ranzoni, che gli ha mostrato una linea formale più morbida e una luminosità più nuova a Intra. La sua tecnica con strisce e a larghe tacche, i colori puri e il gioco delle cromie rosso-giallo saranno poi diventati la sua nota distintiva. Il Dini era un artista imprevedibile e mutevole, ma sempre sincero e geniale. A Novi, il Dini rappresenta il pittore per eccellenza, immortalando la bellezza della Didina e ritraendo personaggi contemporanei con maestria. Ha conservato la memoria storica della città nei suoi ritratti e disegni caricaturali, accendendone il ricordo di concittadini straordinari ed incisivi della novesità.