Biografia di Edward Dmytryk
Edward Dmytryk nacque a Grand Forks nel 1908. È stato un regista specializzato in film di propaganda bellica durante gli anni Quaranta. In seguito, riuscì ad affermarsi come professionista a Hollywood, sperimentando uno stile di densa tenuta realistica, soprattutto in vicende dai risvolti sociali o nel racconto di violenti dissidi psicologici.
Tra il 1945 e il 1947, riscosse un grande successo con Back to Bataan (1945; Gli eroi del Pacifico) e Crossfire (1947; Odio implacabile) che vinse la Palma d'oro al Festival di Cannes.
Mentre il conflitto mondiale volgeva al termine, firmò Back to Bataan, interpretato da John Wayne e Anthony Quinn e destinato a divenire un classico del cinema bellico. Poco dopo, diresse un eccellente noir, Murder, my sweet (1945; L'ombra del passato), tratto da un romanzo di R. Chandler e prima apparizione sullo schermo del personaggio del detective privato Philip Marlowe (qui interpretato da Dick Powell).
Nel 1946 Dmytryk affrontò il dramma dei reduci con tesa partecipazione in Till the end of time (Anime ferite). Con l'inizio della guerra fredda negli Stati Uniti, la psicosi della minaccia comunista si diffuse. In un contesto così difficile, Dmytryk scelse di realizzare Crossfire, un film controcorrente basato su una coraggiosa sceneggiatura di Adrian Scott e John Paxton, la cui uscita suscitò grande scalpore.
La HUAC, presieduta dal senatore Joseph McCarthy, inscrisse Dmytryk nella 'lista nera', che prevedeva l'immediata messa al bando di chi lavorava nell'ambiente cinematografico. Dmytryk fu costretto a trasferirsi in Gran Bretagna, dove completò la lavorazione di un film nato dalla collaborazione con il produttore Rod E. Geiger, distributore delle opere neorealiste nei Paesi anglofoni, Give us this day (1949; Cristo fra i muratori), tratto dal romanzo Christ in concrete di P. Di Donato.
Il suo stile di cinema mutò, non più socialmente impegnato e non più terreno di confronto tra esigenza spettacolare del grande pubblico e realismo. Dmytryk si appassionò invece ai drammi individuali e familiari, accentuando la sua capacità di costruire atmosfere cupe e di raccontare contorte psicologie. Tra i suoi successi ci sono Broken lance (1954; La lancia che uccide), The Caine mutiny, The young lions e soprattutto Warlock (1959; Ultima notte a Warlock), forse il capolavoro di questa sua seconda giovinezza cinematografica, oltre al tormentato melodramma Walk on the wild side (1962; Anime sporche).
L'opera di Dmytryk appare di difficile valutazione, anche prescindendo dalle implicazioni legate alla sua vita e alle sue scelte personali. È evidente la crescita dell'abilità professionale a partire dagli anni Cinquanta parallelamente al venire meno dell'impegno civile, attestato anche dalla scelta delle tematiche affrontate.