Domenico Fedeli, detto il Maggiotto (attestato anche come Magiotto o Majotto; Venezia, 1712 – Venezia, 16 aprile 1794), è stato un pittore italiano. Dal 1750 entrò a far parte del Collegio dei pittori e dal 1756 divenne membro dell'Accademia veneziana di pittura e scultura, su invito del Tiepolo dove ricoprì cariche amministrative. Leggi la biografia completa
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Domenico Fedeli, detto il Maggiotto (attestato anche come Magiotto o Majotto; Venezia, 1712 – Venezia, 16 aprile 1794), è stato un pittore italiano.
Dal 1750 entrò a far parte del Collegio dei pittori e dal 1756 divenne membro dell'Accademia veneziana di pittura e scultura, su invito del Tiepolo dove ricoprì cariche amministrative. La sua vita artistica può quindi essere divisa in tre periodi distinti: quello giovanile alla scuola del Piazzetta, quello intermedio, durante la sua maturità, con l'incapacità di proseguire indipendentemente con una propria linea artistica, e il terzo, in età avanzata, con la ripresa dei modelli giovanili in chiave arcadica.Alla morte del suo maestro, Maggiotto moralmente disorientato dalla perdita della guida artistica, sviluppa una tendenza che si traduce artisticamente in un eclettismo impersonale. Dall'influenza di Giuseppe Angeli, realizza, in tonalità molto chiare, il ritratto di San Nicola e del beato Arcangelo Caneti (1754) per la chiesa di San Salvatore, già abbozzato dal Piazzetta; produce anche due delle Stazioni della Via Crucis (1755) per Santa Maria del Giglio.
Nella sua attività una certa mancanza di esperienza con opere su larga scala è comunque evidente, in particolare nella qualità piuttosto fredda e disunita di alcuni lavori come la Pala d'altare di San Bartolomeo (1758-9) in San Bartolomeo a Valnogaredo, nei pressi di Padova.