Biografia di Francois Dufrene
François Dufrêne (1930-1982) è stato inizialmente un poeta e si è unito al movimento lettrista nel 1946, rimanendovi attivo fino al 1964. Nel frattempo, ha sviluppato una forma di poesia fonetica, chiamata ultralettrismo, che rompeva le strutture del linguaggio. Con i Les Crirythmes ultra-lettristes, ha esplorato le possibilità vocali della musica concreta, un'espressione artistica basata sulla spontaneità e senza partitura di alcun tipo, registrata direttamente sul registratore. Le sue opere, come “Tombeau de Pierre Larousse o TPL” (1958) e le sue “Suites” (Hurly Burly-ric Rock, Récitativo all'italiana...), utilizzano le parole del dizionario per scopi puramente fonetici e sfruttano le interferenze del suono, del significato e del non senso.
Nel 1950, fece amicizia con Yves Klein, e poi nel 1954, con Raymond Hains e Jacques Villeglé. Iniziò una carriera come artista visivo. Nel 1960, contribuì alla fondazione del gruppo dei Nuovi Realisti con Pierre Restany, Yves Klein, Jean Tinguely, Arman, Hains, Villeglé, Gerard Deschamps, Niki de Saint Phalle e Christo.
Negli anni '70, collaborò con Gil Joseph Wolman al collettivo di artisti "Jacob ou la persuasion". Il suo gusto per i giochi di parole si riflettono nei suoi disegni dal 1977. Lo stesso anno, ha prodotto “Cantate des Mots Camés”, una poesia composta da una sola sillaba madre con vincoli molto stretti, che si traduce visivamente in 30 tavole di 100 × 65 cm.
Nel 1983 si tenne l'esposizione "Pour François Dufrêne", presentata dall'Associazione Polyphonix al Centre Pompidou di Parigi.