Biografia di Nicola Fabbricatore
Nicola Fabbricatore fu un pittore autodidatta che si formò studiando le opere di Giuseppe Casciaro e Antonio Mancini. Nel 1915-16 partecipò alla I Mostra nazionale organizzata a Napoli dal Comitato Rinascimento artistico meridionale.
Nel 1921, Fabbricatore partecipò alla I Esposizione biennale nazionale d'arte della città di Napoli con due pastelli, "Ora nostalgica" e "Visione mattutina", e alla I Biennale romana con l'opera intitolata "Mattino d'inverno". L'anno successivo, partecipò alla Fiorentina Primaverile con uno studio a pastello e inviò alla Biennale di Venezia il ritratto "Mia moglie". Da quel momento, Fabbricatore espone regolarmente alla Biennale fino al 1938, e poi di nuovo nel 1948.
Il dipinto presentato alla Biennale di Venezia nel 1926, "Donne e pastore di Letino", venne apprezzato per la novità di esecuzione, la resa realistica e la fissità delle forme. Alla Biennale del 1936, il "Ritratto della madre" venne reputato uno dei dipinti più riusciti dell'intera esposizione, per la delicatezza dei toni e l'espressione indovinata di rassegnazione. Inoltre, Fabbricatore partecipò a mostre di gruppo come la mostra del gruppo Flegreo nel 1927 e quella degli Ostinati nel 1928, e partecipò anche alle esposizioni organizzate annualmente dal Sindacato interprovinciale fascista di belle arti dal 1929 al 1941.
Nel 1929, partecipò all'Esposizione internazionale d'arte di Barcellona con il quadro "La famiglia", già esposto alla Biennale di Venezia dell'anno precedente. Nel corso degli anni, Fabbricatore partecipò anche ad altre mostre importanti come la Quadriennale romana e la mostra "Artisti liberi napoletani" del 1944.
La ricerca artistica di Fabbricatore si concentrò soprattutto nei ritratti femminili, dove la compostezza formale novecentista veniva mitigata dall'atmosfera mediterranea ottenuta attraverso il colore. I suoi paesaggi erano più legati alla tradizione napoletana e alla vivacità coloristica piuttosto che a tecniche complesse.