Biografia di Pompeo Fabri
Pompeo Fabri (1874 - 1959) nipote di Onorato Carlandi, fin da giovane rivolse i suoi interessi verso la pittura. Il suo primo maestro fu Giacomo Maes artista di origine belga che lo iniziò ai primi rudimenti del disegno. Stanco della visione troppo accademica del maestro, Pompeo Fabri diviene allievo dello zio, che lo inserì tra i fondatori nel gruppo dei XXV della campagna romana. All’aria aperta, in campagna, il giovane Fabri sperimenta la pittura dal vivo, alla luce naturale, variante a seconda delle ore del giorno e del mutare delle stagioni. E’ documentata la sua partecipazione nel 1898 all’Esposizione generale di Torino; tra gli anni 1901 e 1921 espose con la Società Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma, di cui per un periodo fu segretario; nel 1901 era all’Esposizione Italiana a Pietroburgo; nel 1910 espose a Londra, alla Ryder Gallery, 47 dipinti; nel 1915 fu presente alla mostra dell’Associazione degli acquerellisti romani e nel 1921 inviò sue opere alla Mostra del Grigio-verde, a Napoli. Pompeo Fabri fu segretario della Commissione Provinciale per la difesa del paesaggio e ottenne dal ministero della Pubblica Istruzione l’incarico di responsabile per il restauro degli affreschi di Castel sant’Angelo. È stato assiduo frequentatore della Riviera ligure e soggiornò spesso a Camogli. Sensibile agli effetti della luce, ma senza abbandonare del tutto la forma dipinse, soprattutto ad acquerello, vedute della Campagna romana.