Dopo aver lasciato la bottega di falegname del padre, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1864, dove i corsi che gli vengono impartiti evidenziano le sue qualità naturali di pittore, che si possono vedere in una delle sue opere maggiori, Lezioni di anatomia (1873 ) è stato sottolineato.
Nel 1878 si recò a Parigi con Guglielmo Ciardi. Questo viaggio è stato centrale per lo sviluppo della sua arte, sia come tecnica che come soggetto (non solo scene di intimità domestica, ma anche soggetto di abiti settecenteschi). Leggi la biografia completa
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Dopo aver lasciato la bottega di falegname del padre, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1864, dove i corsi che gli vengono impartiti evidenziano le sue qualità naturali di pittore, che si possono vedere in una delle sue opere maggiori, Lezioni di anatomia (1873 ) è stato sottolineato.
Nel 1878 si recò a Parigi con Guglielmo Ciardi. Questo viaggio è stato centrale per lo sviluppo della sua arte, sia come tecnica che come soggetto (non solo scene di intimità domestica, ma anche soggetto di abiti settecenteschi). Ottenne un grande successo, si fece conoscere a livello internazionale e assorbì alcune tendenze abituali.
Fu ritrattista a Colonna [citazione necessaria]. Da una presunta relazione con una giovane donna di nobile famiglia nacque una figlia: Maria [citazione necessaria]. La bambina è stata affidata in affido e riconosciuta con il nome di Colonia [nessuna fonte]. Maria si recava spesso a Roma con le lettere autografe del padre, e per ricevere un'accoglienza dalla madre, che ha sempre negato, visse a Venezia fino al 1958 con la figlia Anita e la nipote Gemma, che attualmente vive a Mogliano Veneto (televisione), con i dipinti del padre in soffitta, ma a causa dell'estrema povertà, ci saranno molti dipinti di pittori che andranno in fiamme per alleviare il rigore dell'inverno [nessuna fonte].
L'atto vandalico, che risale al 1880, vinse il Premio Principe Umberto a Brera, dove fu esposto ed è oggi ben conservato. Nello stesso anno presenta all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Torino opere ispirate alla vita popolare veneziana e alla scena in costume del Settecento.
In queste opere, l'artista si trasforma in animazione realistica, uso controllato del colore, grande creatività e toni sottili.
L'opera di Favretto ha assunto negli ultimi anni una luminosità sempre maggiore e una struttura più naturale.
Muore nel 1887 durante l'Esposizione Nazionale d'Arte a Lagoon City, dove l'artista espone Il Liston.