Biografia di Benvenuto Ferrazzi
Benvenuto Ferrazzi, nato il 21 agosto 1892 a Castel Madama, proveniva da una famiglia di artisti. A quindici anni, decide di cambiare il suo nome e si fa chiamare "Benvenuto" in onore di Benvenuto Cellini. Dopo un lungo tirocinio come copista nei musei al seguito del padre, iniziò a dipingere i suoi quadri. Il suo esordio artistico avviene nel panorama romano degli anni '10, durante il clima del tardo simbolismo e del nascente futurismo. Nel 1918, espone in una collettiva presso la Galleria dell'Epoca, insieme a Giorgio de Chirico, Carlo Carrà ed Enrico Prampolini. Prosegue con le mostre personali alla Galleria di Anton Giulio Bragaglia, dove trova uno stile personale con una tendenza "primitivista" che gioca un ruolo importante nella vicenda della prima Scuola romana. Sebbene il successo economico fosse a portata di mano, Benvenuto sceglie la libertà e decide di tornare al suo mondo appartato, vivendo e lavorando nei conventi e in studi improvvisati a Roma, a Napoli, nel Lazio e in Abruzzo. Nonostante ciò, la sua pittura acquista notorietà. Negli anni trenta e quaranta, si concentra sulla veduta urbana diventando il novello "pittore della Roma sparita" e descrivendo la Roma popolare dei quartieri antichi, "il pittore di Trastevere" e di Borgo. Oggi, i suoi dipinti si conservano presso i musei della capitale, il Museo di Roma in Palazzo Braschi, la Galleria di Arte Moderna di Roma Capitale e La Galleria Nazionale, oltre che in importanti collezioni private italiane. Benvenuto Ferrazzi è stato un artista appartato, ombroso che ha alimentato la sua stessa leggenda per l'atteggiamento da bohémien e lo stile di vita che contraddistinse tutta la sua esistenza, ma anche per la libertà e l'anarchia che lo portò ad allontanarsi dal mondo del mercato dell'arte e delle gallerie. I suoi contemporanei lo definivano "il pittore della Roma sparita", il "pittore di Trastevere".