Biografia di Luigi Fillia
Luigi Fillia, (1904-1936) nato Luigi Colombo (Fillia era il cognome della madre), è un artista futurista italiano polivalente.
Fu attivo sul fronte dell'avanguardia artistica, abbracciando in modo completo lo spirito futurista, nel periodo definito come secondo futurismo, di cui fu il fondatore e il leader della regione di Torino. Nel 1922, anno della sua prima mostra, co-scrisse il libretto “Poesia proletaria” e nel 1923 fondò l'Unione Artistica Futurista a Torino, promuovendo una rivoluzione proletaria in tonalità futurista. Nel 1928, organizzò il Padiglione Futurista per l'Esposizione Internazionale di Torino. L'attività iniziale era fortemente legata alla parola, sia nel teatro che nella poesia, ma si dedicò anche alla pittura, con uno stile inizialmente legato all'astrazione per poi raggiungere una figurazione definita come cosmica.
Svolse anche un'attività critica e storica. Fondò le pubblicazioni "La Città Futurista" nel 1929 e "La Città Nuova" nel 1931. In quest'ultimo anno, si occupò della pubblicazione di un importante repertorio internazionale, "La Nuova Architettura", e firmò il "Manifesto del Sacro Futurista sull'arte" con Marinetti. Recentemente, alcune delle sue opere pittoriche sull'arte sacra sono state scoperte, un tema classico della tradizione italiana, rivisto in una chiave sperimentale spirituale-meccanica futurista. Nel 1932, sempre con Marinetti, firmò "La Cucina Futurista". Nel 1933, con Enrico Prampolini, eseguì il grande mosaico futurista "Comunicazioni" all'interno della torre del Palazzo delle Poste a La Spezia. Morì nel 1936 a Torino.