Ennio Finzi (Venezia 1931)Dopo una temporanea frequenza dei corsi dell'Istituto d'Arte di Venezia viene attratto dall'affascinante scoperta dello sconvolgimento strutturale del cubismo, il che gli permette di trascendere il dato reale della rappresentazione. L'incontro con Atanasio Soldati, influenzerà le sue opere successive, caratterizzate da accesi cromatismi e rigorosi equilibri formali. Leggi la biografia completa
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Ennio Finzi (Venezia 1931)Dopo una temporanea frequenza dei corsi dell'Istituto d'Arte di Venezia viene attratto dall'affascinante scoperta dello sconvolgimento strutturale del cubismo, il che gli permette di trascendere il dato reale della rappresentazione. L'incontro con Atanasio Soldati, influenzerà le sue opere successive, caratterizzate da accesi cromatismi e rigorosi equilibri formali. Nascono così le prime "invenzioni" in cui il ritmo, il colore, la luce, il timbro, assumono il ruolo di elementi portanti e diverranno una costante basilare di tutta la sua ricerca. In quegli anni, notevole e l'influenza che viene esercitata su Finzi da Virgilio Guidi per la forza ideologica del pensiero creativo e da Emilio Vedova per l'impeto del gesto che aggredisce la superficie. La scoperta della musica dodecafonica lo porta ad appropriarsi del principio della "dissonanza", Improvvisamente, in tal modo, la prassi di un colore sciolto da ogni relazione di tono e carico dell'esclusiva funzione di timbro, apre nuovi e vasti orizzonti, tanto che da quel momento e fino al termine degli anni '50 il suo lavoro risulterà un’ossessi va ricerca sulla semantica del gesto, della luce, del timbro. Sul finire degli anni '50, segnati dalle sconvolgenti intuizioni di Lucio Fontana, che Finzi conosce a Milano in occasione di una sua mostra alla galleria Apollinaire, la turbolenza gestuale e l'urgenza espressiva si placano e subentra una dimensione più riflessiva nella direzione di un superamento della pittura stessa, con l'avvicinamento alle teorie gestaltiche sulla fenomenologia della percezione. I principi della optical art informano le sue ricerche sulla suggestione ottica fino al 1978. Nel 1980 la pittura riconquista lo spazio dominante con un successivo alternarsi di colore e non colore, di luce ed oscurità che si contendono la superficie dell'opera. Il nero viene posto come la luce del buio, del vuoto, del silenzio e lo conduce a sondare le risonanze più segrete dell'inesistente sull'invisibilità della pittura stessa.Ha cominciato ad esporre nel 1949 alla fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia dove nel 1956 ha tenuto la sua prima personale. Ha partecipato, su invito, nel 1959 e nel 2000, alla Quadriennale di Roma e nel 1986 alla XLII Biennale d'Arte di Venezia. L'ultima importante esposizione personale si è tenuta nel corso del 2005 a Urbino nelle sale del Palazzo Ducale.