Biografia di Lavinia Fontana
Lavinia Fontana (1552-1614) è universalmente considerata nella storia dell’arte occidentale la prima donna ad essere artista professionista. Lavinia Fontana gestì una propria fiorente bottega nella natia Bologna e poi a Roma.
Pittrice italiana del tardo manierismo, nata a Bologna il 24 agosto 1552 da Prospero Fontana, anch'egli pittore manierista. Cresciuta nella bottega del padre, ha potuto attingere ad una vasta gamma di esperienze pittoriche, accanto agli insegnamenti del padre, imparando da grandi artisti come il Parmigianino a Pellegrino Tibaldi, Veronese, Jacopo Bassano, Sofonisba Anguissola e i Carracci.
Dopo essersi sposata con il pittore imolese Giovan Paolo Zappi a 25 anni, Lavinia ha continuato a dipingere, diventando nota soprattutto come ritrattista per l'accuratezza dei dettagli femminili come l'abbigliamento e le acconciature. Ha anche realizzato dipinti di soggetti mitologici, biblici e sacri.
Le prime commissioni importanti sono arrivate nel 1584, con la “Madonna Assunta di Ponte Santo e i Santi Cassiano e Pier Crisologo” a Imola e un dipinto de “L ’Assunzione della Vergine” per una chiesa di Bologna. Ma è a Roma, dove si è trasferita nel 1603 su invito del papa Gregorio XIII, che Lavinia ha raggiunto il massimo successo, diventando conosciuta come "la Pontificia Pittrice".
Grazie alla protezione della corte papale, Lavinia ha eseguito numerosi lavori per la nobiltà e le rappresentanze diplomatiche, tra cui ritratti, pale d'altare e sculture. Nonostante gli undici figli, è riuscita a produrre molte opere d'arte. Tra i suoi capolavori indiscussi c’è “Giuditta e Oloferne” oggi conservato al Museo Bargellini di Bologna. Una crisi mistica l'ha portata a ritirarsi in un monastero nel 1613, insieme al marito. Lavinia Fontana è morta a Roma nell'agosto 1614.