Biografia di John Frankenheimer
John Frankenheimer nasce a Malba (New York) nel 1930. Compiuti gli studi presso la Lasalle Military Academy, dopo aver fatto un'istruttiva esperienza nel settore fotografico e audiovisivo dell'aeronautica durante il servizio militare (1951-1953), cominciò a lavorare per la televisione dirigendo numerosi programmi di successo. Nel 1957 realizzò il primo film, The young stranger (Colpevole innocente), che già rivela le doti del futuro, per poi manifestare, fin dagli anni Sessanta, la sua predilezione per storie e personaggi dai forti connotati psicologici. F.rankenheimer si avvicinò alla fantascienza senza ricorrere a grossi investimenti o all'uso degli effetti speciali. Ormai celebre, diresse film di grande successo commerciale, come The fixer (1968; L'uomo di Kiev), su un paradossale caso giudiziario montato ai danni di un ebreo nella Russia zarista. Dalla fine degli anni Sessanta, però, sembrò allontanarsi bruscamente da film costosi o impegnativi per dedicarsi a storie attraversate da una vena intimista. Da questa scelta nacquero i suoi film migliori, tra cui The gypsy moths (1969; I temerari), e soprattutto I walk the line (1970; Un uomo senza scampo). Nei film di questo periodo l'interesse e l'umana comprensione riservata dal regista ai suoi protagonisti desolati si abbinano a una severa disamina della pigra e colpevole indifferenza della società statunitense. Quasi a rivendicare la volontà di non farsi racchiudere entro classificazioni precise basate su scelte tematiche e stilistiche. Dopo un bislacco tentativo di raccontare le vicende delle Brigate rosse in Italia, The year of the gun (1991; L'anno del terrore), con l'ancora sconosciuta Sharon Stone, Frankenheimer tornò al successo con il thriller spettacolare Ronin (1998), racconto d'azione dedicato ai moderni samurai senza padrone. Le sue ultime prove furono il cupo Reindeer games (2000; Trappola criminale) e il film per la televisione Path to war (2002), chiaroscurale ritratto del presidente Lyndon Johnson dibattuto fra sospendere o continuare la guerra in Vietnam.