Giancarlo Frison (1949 - ) è nato nella campagna delle Selve di S. Benedetto nel 1949. Ha intrapreso gli studi liceali tra gli alunni del Monastero di Praglia, presso il Seminario Vescovile di Padova, dove ha scoperto la passione per la modellazione plastica, grazie anche al contributo dalla scultrice Licia Boldrin, nipote dello scultore Paolo Boldrin. Leggi la biografia completa
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Giancarlo Frison (1949 - ) è nato nella campagna delle Selve di S. Benedetto nel 1949. Ha intrapreso gli studi liceali tra gli alunni del Monastero di Praglia, presso il Seminario Vescovile di Padova, dove ha scoperto la passione per la modellazione plastica, grazie anche al contributo dalla scultrice Licia Boldrin, nipote dello scultore Paolo Boldrin. Si è laureato in Arte Contemporanea e le grandi mostre di sculture e l’incontro con artisti e critici stimolano in lui, assieme agli studi, una passione per la scultura astratta, geometrica e per il mondo delle intuizioni morfogenetiche originate da solidi primari, dalla topologia, dai nodi. Decisivo è stato in questa fase l’incontro con Giò Pomodoro e con Max Bill. Partecipa nei primi anni Ottanta ad alcune esposizioni, tra cui la XIIIa mostra del bronzetto e della piccola scultura di Padova, la V e la VI Biennale del bronzetto dantesco di Ravenna e «Vent’anni con l’arte» di Ca’ Pesaro a Venezia. L’affiorare ulteriore di un critico straniamento dai luoghi elitari dell'arte e l’adesione a committenze destinate agli spazi della quotidianità semplice, lo inducono a raccogliere l’esigenza di un nuova lingua e ad elaborare un originale idioma stilistico.