Biografia di Alfredo Furiga
Alfredo Furiga (1903 – 1972) nacque a Olginasio, presso Varese nel 1903. Frequenta il primo corso della scuola di disegno a Germignaga, tra il 1914 e il 1919 si trasferisce a Milano dove seguì i corsi di ornato (1919) e di scenografia (1921) dell'Accademia di belle arti di Brera. Partecipa alla scenografia dell'Adriana Lecouvreur di F. Cilea allestita al teatro Metropolitan di New York e negli anni Venti realizza le scene per Turandot e Tosca di G. Puccini, eseguite rispettivamente al Covent Garden di Londra (1925) e al teatro Municipal di Santiago del Cile (1926). Il suo interesse per gli sviluppi della scenotecnica lo féce avvicinare alle sperimentazioni del "palcoscenico meccanico", un sistema scenico che permette di creare con estrema facilità e rapidità ad effetto di grande suggestione e che fu sperimentato, nel 1927, al nuovo Teatro dell’ Opera di Roma, rimodellato da M. Piacentini sull'antico teatro Costanzi. Nel 1928, inizia la sua collaborazione con l'Opera di Roma realizzando le scene per molte opere, fino al 1943. All'intensa attività di scenografo e di costumista Furiga affiancò quella di pittore. La sua produzione, inizialmente caratterizzata da una pittura ispirata alla natura e al paesaggio, si volse, attraversate le suggestioni del primo e del secondo futurismo, verso le atmosfere della cosiddetta Scuola romana. Nel 1932 allestì la sua prima personale alla galleria del Milione di Milano, dove espose 40 opere tra dipinti e disegni. Negli anni partecipa a molte rassegne: alla Mostra internazionale di scenotecnica teatrale della VI Triennale di Milano nel 1936, alla II Quadriennale d'arte nazionale di Roma, e a due progetti di allestimenti per una sala della Mostra triennale delle terre d'Oltremare e del lavoro italiano nel mondo. Annoverato da E. Prampolini (1940) tra i giovani scenotecnici italiani più attenti alle innovazioni. Il Furiga fu un sensibile interprete delle teorie futuriste sulla simultaneità prospettica e sull'architettura cromatica-spaziale, che ebbe modo di mettere in pratica curando le scenografie di diversi spettacoli per la compagnia del teatro delle Arti, in tournée in America Latina. Nel 1946, fervente monarchico, sollecitato dagli eventi politici italiani, si trasferì in Portogallo, dove fu nominato direttore dell'allestimento scenico del teatro São Carlos di Lisbona. Nel 1949 rientrò in Italia. In questi anni, insieme alle numerose scenografie per il teatro Massimo di Palermo, per l'Opera di Roma e per alcune edizioni della stagione lirica dell'Arena di Verona, il F. firmò anche una interessante produzione di locandine di grande qualità pittorica e inventiva. Morì a Roma nel 1972.