Biografia di Costa Gavras
Costa Gavras, nome d'arte di Konstantinos Gavras, nasce a Loutra Iraias nel 1933. Fù il padre, originario di Odessa e militante nella Resistenza durante la Seconda guerra mondiale, a influire sulla sua vocazione di cineasta di thriller politici. A causa delle idee del padre, funzionario ministeriale sospettato di essere comunista e più volte arrestato, il giovane Gavras non poté iscriversi all'università e si vide negato il visto per gli Stati Uniti. Cosicché nel 1949 si spostò a Parigi dove in seguito avrebbe ottenuto la cittadinanza francese. Conseguita la laurea in lettere alla Sorbona, studiò cinema all'IDHEC. Dopo alcune esperienze giornalistiche e un apprendistato come assistente regista esordì nel 1965 con un solido noir, Compartiment tueurs (Vagone letto per assassi-ni), tratto da un romanzo poliziesco di S. Japrisot e prodotto grazie all'appoggio degli amici Yves Montand e Simone Signoret. Concepito all'indomani del colpo di stato dei colonnelli in Grecia (apr. 1967), Z si ispira al romanzo di V. Vassilikos sull'affare Lambrakis, un professore universitario e deputato di sinistra, morto nel 1963 investito da un'auto. Sull'incidente, non certo casuale, si aprì un'inchiesta, ma il processo si risolse in un nulla di fatto. Il film stentò a trovare finanziamenti e venne realizzato grazie al coraggioso appoggio dell'attore Jacques Perrin, interprete di questo e dei precedenti lavori del regista. Nella sceneggiatura, scritta con Jorge Semprún, Gavras mascherò i fatti cambiando i nomi dei personaggi e ambientando la vicenda in un immaginario Paese mediterraneo. Dopo un nuovo, lungo periodo di inattività, sono stati gli studi hollywoodiani a offrire a Gavras nel 1982 l'occasione di un rilancio di carriera, affidandogli la regia di Missing. Nominato presidente della Cinémathèque française nel 1982, C.-G. si è dedicato con passione a riorganizzarne le attività. Durante i cinque anni in cui è stato a capo dello storico istituto, ha girato Conseil de famille (1986; Consiglio di famiglia), una piccola commedia sulle contraddizioni interne della borghesia. Meno felici sono apparsi La petite apocalypse (1993; La piccola apocalisse), satira degli errori e delle debolizze della sinistra europea, girata all'indomani della caduta del muro di Berlino, e Mad city (1997; Mad city ‒ Assalto alla notizia), denuncia delle mistificazioni dell'universo mediatico. Con Amen (2002; amen.), ispirato al testo teatrale Der Stellvertreter di Rolf Hochhuth, ha affrontato, con il consueto piglio civile, la spinosa questione dei rapporti tra papa Pio XII e il regime nazista a proposito dell'Olocausto.