Paulo Ghiglia (Firenze, 5 marzo 1905 – Roma, 19 novembre 1979) è stato un pittore italiano. Inizia a dipingere giovanissimo con il padre e maestro Oscar; a vent'anni abbandona la casa paterna e si trasferisce alla Verna, dove vive per circa cinque anni. Esordisce a Milano nel 1929 alla Galleria Pesaro insieme al padre Oscar e al fratello Valentino, anch'egli pittore. Leggi la biografia completa
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Paulo Ghiglia (Firenze, 5 marzo 1905 – Roma, 19 novembre 1979) è stato un pittore italiano.
Inizia a dipingere giovanissimo con il padre e maestro Oscar; a vent'anni abbandona la casa paterna e si trasferisce alla Verna, dove vive per circa cinque anni. Esordisce a Milano nel 1929 alla Galleria Pesaro insieme al padre Oscar e al fratello Valentino, anch'egli pittore. Nel 1931 è alla prima Quadriennale di Roma: grazie a Petrolini, suo amico fraterno, viene introdotto nella capitale, dove inizia il periodo dei ritratti. Soggiorna a Parigi dove ritrae Joséphine Baker.
Torna a Roma, che rimarrà, insieme a Firenze, Livorno e La Verna, il luogo di maggiore ispirazione, negli anni quaranta e cinquanta la sua produzione si concentra sui ritratti di persone illustri, di scimmie e di Isa Miranda.
Negli anni sessanta soggiorna a lungo in California, a Los Angeles e San Francisco, ritraendo il mondo del cinema di Hollywood; alla fine del decennio si trasferisce nuovamente alla Verna, in Toscana, lì una nuova pittura di indirizzo impressionista lo porterà a grandi mostre pubbliche tra le quali quella di Firenze nel 1973 a Palazzo Strozzi, a Roma al Palazzo delle Esposizioni della Quadriennale, e nel 1975 ad Assisi con una grande mostra su San Francesco.
Le sue opere si trovano in vari musei del mondo, dagli Uffizi, con due autoritratti, al Metropolitan Museum of Art, il museo della Scala di Milano, la collezione pubblica Ricci Oddi di Piacenza, il Museo d'arte moderna di Livorno, la galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, la fondazione Balzan, la Fondazione Carima.