Biografia di Giovanni Ghisolfi
Ghisolfi, uno dei pittori italiani più importanti del XVII secolo, è stato il primo a fare del Capriccio un genere pittorico autonomo. Nato a Milano nel 1623, cresce in una famiglia d'arte e apprende i primi rudimenti della pittura sin da giovane. Nel 1650, si trasferisce a Roma e studia con Cortona e collabora con Salvator Rosa, dedicandosi principalmente alla rappresentazione di paesaggi e vedute architettoniche.
La sua passione per gli antichi monumenti romani lo porta a sviluppare un profondo interesse per il classicismo, che diventa presto un tratto distintivo del suo stile. È notevole la precisione con cui Ghisolfi ricostruisce le sequenze prospettiche, utilizzando colori scuri e argentei per i paesaggi, mentre i dettagli architettonici sono delineati con tocchi precisi e decisi. Le figure nelle sue opere, grazie alle lezioni di Salvator Rosa, sono eseguite con grande attenzione ai dettagli, creando un mix di influenze nord italiane, romane e napoletane.
L'arte di Ghisolfi è una perfetta combinazione tra passato e modernità, un esempio di come l'arte barocca italiana riesca a mescolare eleganza compositiva e stile innovativo.