Biografia di Silvano Girardello
Silvano Girardello (Giacciano con Baruchella, 28 maggio 1928 – Verona, 27 giugno 2016) è stato un pittore italiano.
Si diploma al Liceo Artistico di Bologna. Si iscrive alla facoltà di architettura che dopo tre anni abbandona per dedicarsi alla pittura. Dal 1955 insegna educazione artistica nelle scuole medie e dal 1984 diventa titolare di Cattedra di Pittura all' Accademia di Belle Arti Gian Bettino Cignaroli di Verona di cui diverrà anche direttore per alcuni anni. Girardello dalla fine degli anni Cinquanta ha rappresentato una voce originale della pittura contemporanea italiana e non solo, è stato artista colto e attento al dibattito culturale e artistico del suo tempo. Non può essere inserito in una corrente pittorica precisa, il termine "plurilinguismo" è quello che più di ogni altro connota quasi tutto il suo lavoro. Spesso prende a modello opere di pittori del passato come Paolo Veronese, Renoir, Goya, Millet, Van Gogh, Munch, Bacon. La storia dell'arte diventa un serbatoio dal quale prende citazioni che varia molteplici volte.
Tra il 1957 e il 1961 incomincia a esporre in varie collettive, del 1961 è quella della Biennale di Parma e nella stessa città sempre nello stesso anno tiene la prima mostra personale. È il periodo della serie dedicata alle vittime di Hiroshima. Nel 1965 tiene la prima mostra personale a Verona, alla Galleria Ferrari. Verona è la città nella quale si è trasferito con la famiglia nel 1933 e nella quale ha vissuto e lavorato per tutta la vita. Dal 1964 e per tutti gli anni sessanta incomincia a utilizzare altre tecniche oltre alla pittura, come l'inserimento nei quadri di plastiche, tele cerate, fotografie e altri materiali. È il periodo considerato "pop", è vicino infatti alla "pop art". Ha realizzato anche molte grafiche, serigrafie e litografie. Nel 1967 entra a far parte del Gruppo Intrarealista ed espone nella collettiva di Palazzo Strozzi del 1967, alla mostra tra gli altri figurano Santomaso, Finotti, Vivarelli, Mellini. Negli anni '70 ritorna alla pittura e incomincia la serie de "Il Ratto d'Europa" partendo dall'opera di Paolo Veronese di Palazzo Ducale. Negli anni '80 e '90 dipinge quadri con temi di interni, bestie di campagna, passeggiate che esporrà nel 1990 alla galleria dello Scudo di Verona, del 1992 è il ciclo del "Quadro nel quadro" e nel 1995 ha inizio il ciclo de "L'Angelus", a partire dall'opera notissima di Millet la studia, ripropone, scompone in più di settanta variazioni fino ai primi anni 2000. Nel periodo 2004-2006 torna a temi più intimi, dipinge i paesaggi dell'infanzia e riprende nuovamente gli autori e le opere che hanno caratterizzato il suo percorso.