Biografia di Jean Luc Godard
Jean-Luc Godard (1933 - 2022) è nato il 3 dicembre 1930 a Parigi. Dapprima critico cinematografico, si è gradualmente dedicato alla regia. Negli anni '50 e '60 era all'apice della sua carriera, integrandosi nella corrente della New Wave. Alcuni dei suoi film, come Le Mépris, A bout de souffle o Pierrot le Fou, sono diventati dei classici del cinema francese. Dopo gli studi a Nyon, in Svizzera, poi al Lycée Buffon di Parigi, si iscrive alla Sorbona per studiare etnologia. Ha poi frequentato la cineteca in avenue de Messine e il cineclub nel Quartiere Latino. Nel 1952 conosce André Bazin, François Truffaut, Jacques Rivette ed Eric Rohmer. Ha iniziato come critico collaborando con La Gazette du Cinéma sotto lo pseudonimo di Hans Lucas, per poi affermarsi, con Eric Rohmer e François Truffaut, come uno dei gioielli dei Cahiers du Cinéma. Tra il 1954 e il 1958 realizza cortometraggi, come “Tutti i ragazzi si chiamano Patrick" che lo rivela al pubblico. Da À bout de souffle (1959), suo primo lungometraggio, Jean-Luc Godard si impone con un tratto innovativo, rompendo completamente con le forme del cinema tradizionale: Jean-Paul Belmondo ruba un'auto, uccide un motociclista, si innamora e muore stupidamente. L'obiettivo di Godard non è raccontare una storia, ma offrire una lettura critica del genere, in questo caso il thriller americano. Questo film diventa l'opera di punta del cinema New Wave. Seguono Le Petit Soldat (1960), Vivre sa vie (1962), Il disprezzo (1963), con Brigitte Bardot e Michel Piccoli, tratto dal romanzo di Moravia, denuncia i danni causati dalla subdola prostituzione, eretta a fenomeno sociale a sé stante; Pierrot le Fou (1965); La Chinoise (1967). Fuso nel gruppo Dziga Vetov, il regista si rivolge per un periodo all'attivismo, producendo East Wind and Pravda (1969), o Vladimir and Rosa (1970). Va tutto bene (1972) segna il ritorno del regista al cinema tradizionale. Così come Passion (1982), Prénom Carmen (1983) e Détective (1985) riprendono in forma ormai compiuta i temi cari a Godard. Nel 1991 Godard torna sulla caduta del muro di Berlino con un documentario: Germany Nine Zero. I suoi film successivi appaiono come un flashback del suo stesso lavoro. Ricevuto il Premio della Giuria al Festival di Cannes nel 2014 per il suo film "Adieu Au Langage", Jean-Luc Godard è morto nel settembre del 2022 in Svizzera, dopo aver fatto ricorso al suicidio assistito.