Biografia di Virgilio Guizzi
Virgilio Guizzi (1902 - 1978) nato a Molfetta (Bari) nel 1902, è scomparso a Roma nel 1978. Pittore, critico d’arte, saggista. Nella capitale giunse intorno al 1910. Le prime esperienze creative le ha avute con la scultura. Alla fine degli anni Venti, dopo la laurea in lettere e filosofia conseguita nel 1926 con Adolfo Venturi e Giovanni Gentile, esporrà per la prima volta però i propri dipinti. Nel 1931 partecipa alla prima Quadriennale d’Arte Nazionale con il quadro La Natura. Alla Quadriennale del 1935 gli viene assegnato un premio alla Critica e nel 1943 uno alla pittura. Allo stesso modo, per la prima volta nel ’34 (e sino agli anni ’50 quando, invitato, decide di non parteciparvi), espone alla Biennale di Venezia. Espone, dagli anni ’30 ai ’50 anche alle Triennali di Milano. Avviatosi da una meditazione in chiave ottocentista, Guzzi non ha tardato a maturare la propria visione sulle rive di certo novecentismo, per giungere quindi alla fase della Scuola romana, cui ha dato il suo contributo in prospettiva esistenziale e realista, superando la concezione del tonalismo. Nel 1940, a lui si deve una mostra di gruppo alla “Galleria di Roma” (Guttuso, Guzzi, Montanarini, Tamburi, Ziveri e Fazzini) la quale virtualmente e propriamente ha chiuso la fervida esperienza della Scuola romana per avviare quella del realismo. Nel 1945 nell’intento di aggiornare i valori dell’arte, con Enrico Prampolini e Josef Jarema fonda “Art Club”, mentre la pittura, come quella di molti della sua generazione, volge a quelle aperture europee che, richiamandosi ad esperienze fauves, pur propone innesti di memoria cubista. La realtà, in ogni caso, è sempre stata il suo riferimento. Nel 1963 è chiamato a far parte dell’Accademia Nazionale di San Luca, divenendone presidente nel 1975.