Biografia di Max Hamlet
Max Hamlet Sauvage, noto pittore, scultore e fotografo gallipolino, nacque nel 1950. Gran parte della sua vita ha vissuto in Francia, ma la sua formazione artistica la riceve a Milano, cominciando i suoi primi corsi di pittura nel 1969 nella Scuola d'Arte Castello Sforzesco, per poi frequentare i corsi della scuola libera di Anatomia a Brera. Nel 1984 si iscrive ai corsi di fotografia all'istituto ISAD.
nnumerevole sono le sue mostre, che iniziarono già nel 1972 a Milano e si proseguirono in altre località lombarde fino ad arrivare a Londra (1976), New York (1978) e diverse località della Francia (1980, 1981), anni in cui ottenne oltre 15 premiazioni nazionali ed internazionali. Torna in Italia (Gallipoli, 1979, 1981; Milano, 1983, 1986, 1987, 1988) durante la decade degli anni '80. Nei '90 le esposizioni si realizzarono in diverse località italiane (Ferrara, 1991, 1995; Brescia, 1991; Bologna, 1992; Verona, 1993; Milano, 1990, 1991, 1994, 1995; Venturina, 1995) per poi esporre tre mostre nella Repubblica Ceca (Praga, 1996 e 1997). Per i prossimi dieci anni l'artista continuò le sue esposizioni in Francia, presentando oltre nove mostre presso note gallerie francese (1998, 2000, 2001, 2002, 2003). Dopo molti anni di assenza torna in Salento, rinnovato e pieno di esperienza, per esibire diverse opere principalmente a Gallipoli (2004, 2005, 2006, 2007), ma anche a Tuglie (2006), Parabita (2007) e Nardò (2008). Molto nota per i salentini è stata la sua mostra "La città, la memoria, i volti", nel 2005, dove Sauvage rese omaggio ad alcuni suoi conterranei, cittadini illustri di Gallipoli che nel passato e nel presente rendono famosa la città e la terra salentina nei più vari settori (la letteratura, la poesia, la musica, la pittura, il giornalismo, la politica, la ricerca scientifica e l'imprenditoria). Successivamente ha donato alcune delle sue opere al Comune di Gallipoli.