Biografia di Simon Hantai
Simon Hantaï è nato a Biatorbágy nel 1922 e muore a Parigi nel 2008.
Hantaï è stato un pittore ungherese naturalizzato francese nel 1966 e la sua arte è generalmente associata all'astrattismo. Dopo aver praticato il surrealismo negli anni Cinquanta, Hantaï ha sviluppato nuove soluzioni artistiche come la tecnica del "pliage", che lo ha reso famoso in tutto il mondo. Ha sfidato la pittura con opere fatte soltanto di polvere o di scrittura densa, collaborando con gli intellettuali della sua epoca. Tra le sue opere più celebri ci sono la spettacolare "Scrittura Rosa", "A Galla Placidia" e la serie delle "Mariales", che fondano la memoria dell'arte italiana in una pittura magnetica ed intensa.
Nato in una famiglia di Svevi nel Danubio ungherese, il cui nome fu modificato da Handl a Hantai, Simon Hantai iniziò a studiare pittura all'Accademia di Belle Arti di Budapest sotto la guida di Vilmos Aba Novák e Béla Kontuly. Nel 1948 ottenne una borsa di studio dal governo ungherese per l'Accademia d'Ungheria di Roma. Girò l'Italia a piedi e andò poi a Parigi, dove entrò presto in contatto con André Breton. Nel 1960 sviluppò una innovativa tecnica di pittura, denominata "pliage", che consisteva nella piegatura della tela e lo rese famoso. Le sue prime opere erano ispirate a temi di paesaggio. Dal 1967 al 1968 lavorò nel villaggio di Meuns, nella foresta di Fontainbleau, dove si avvicinò ai temi con figure umane. Dopo aver abbandonato la pittura nel 1982, dal 1994 ha lavorato soprattutto con la tecnica della riproduzione in serie. Ha illustrato anche libri (ad esempio, quelli con le opere del poeta e amico d'infanzia Ferenc Juhász).
Nel 2014, a cinque anni dalla scomparsa di Simon Hantaï, l'Accademia di Francia a Roma ha ospitato la prima retrospettiva dell'artista in Italia, ripercorrendo l’intera attività dell’artista.