Biografia di Otar Ioseliani
Otar Ioseliani, un regista di cinema georgiano, è nato a Tbilisi nel 1934. Fin da giovane ha mostrato una grande passione per la musica e le scienze, interessi che non lo hanno mai abbandonato durante la sua vita. Ha studiato pianoforte al conservatorio di Tbilisi dal 1944 al 1953, dopo di che si è iscritto alla facoltà di Matematica presso l'Università di Mosca. Tuttavia, ha presto interrotto gli studi per iscriversi al prestigioso VGIK, dove ha studiato sotto la guida del noto cineasta Alexandr P. Dovženko. Nel 1961, ha conseguito la laurea in regia al VGIK e ha realizzato il suo primo mediometraggio, intitolato "Aprile". Purtroppo, il film non ha ottenuto l'autorizzazione per la distribuzione a causa della censura sovietica.
Ioseliani ha affrontato numerosi problemi con la censura sovietica durante la sua carriera cinematografica. Tuttavia, nonostante le restrizioni, ha continuato a creare opere in cui ha rifiutato di seguire le trame romantiche e la psicologia tradizionale. I suoi film sono incentrati su personaggi che sono osservati dall'occhio vigile della macchina da presa in movimento costante e privi di qualsiasi tessuto narrativo. Il montaggio secco di Ioseliani spezza la continuità narrativa e si concentra sulla descrizione degli atti e delle loro conseguenze, lasciando i moventi dei personaggi nell'oscurità.
La fuga, l'alcol, la stoltezza e la ferocia umane sono temi ricorrenti nei film di Ioseliani. Tuttavia, egli guarda i suoi personaggi con affetto e rispetto, mantenendosi a distanza per non violare la loro intimità. La sua costruzione meticolosa, basata su storyboard dettagliati, e il suo senso etico profondo e personalissimo, garantiscono l'affetto e il rispetto di Ioseliani nei confronti dei personaggi. Questi personaggi sono spesso interpretati da amici e attori non professionisti e sono presentati in un modo originale e unico. Ioseliani è stato fortemente influenzato nella sua carriera dal lavoro del regista Boris Barnet, nonché da Jacques Tati e Jean Vigo.
In sintesi, Otar Ioseliani è stato un regista capace di creare opere in cui l'unico aspetto del film è la realtà fenomenica, i cui personaggi non sono mai visti in primo piano per preservare la loro intimità e i cui movimenti sono regolati da storyboard dettagliati e precisi. I suoi film hanno spesso affrontato i temi della fuga, dell'alcol, della stoltezza e della ferocia umane, ed essi riflettono il suo profondo e personalissimo senso etico.