Lee Byars James Quotazioni, valore e valutazione opere

James Lee Byars nasce a Detroit, Michigan, nel 1932 e muore al Cairo nel 1997.
Fra gli artisti americani più riconosciuti dagli anni Sessanta a oggi, Byars è una fra le più leggendarie figure artistiche dell’ultimo secolo, ha plasmato il proprio personaggio e la sua carriera come una performance continua, nello spazio e nel tempo.
Nella sua trentennale carriera, ha dato vita a un linguaggio singolare associando motivi e simboli delle culture orientali, come elementi del teatro Nô e del buddismo Zen, con la sua profonda conoscenza dell’arte e della filosofia occidentale. Interessato alle filosofie e alle religioni orientali, James Lee Byars ha infatti soggiornato a lungo in Giappone, dove si è recato numerose volte fra il 1957 e il 1967, insegnando l’inglese ai religiosi buddisti. Leggi la biografia completa

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Biografia di Lee Byars James

James Lee Byars nasce a Detroit, Michigan, nel 1932 e muore al Cairo nel 1997.
Fra gli artisti americani più riconosciuti dagli anni Sessanta a oggi, Byars è una fra le più leggendarie figure artistiche dell’ultimo secolo, ha plasmato il proprio personaggio e la sua carriera come una performance continua, nello spazio e nel tempo.
Nella sua trentennale carriera, ha dato vita a un linguaggio singolare associando motivi e simboli delle culture orientali, come elementi del teatro Nô e del buddismo Zen, con la sua profonda conoscenza dell’arte e della filosofia occidentale. Interessato alle filosofie e alle religioni orientali, James Lee Byars ha infatti soggiornato a lungo in Giappone, dove si è recato numerose volte fra il 1957 e il 1967, insegnando l’inglese ai religiosi buddisti. Attraverso l’uso di media diversi, come l’installazione, la scultura, la performance, il disegno e la parola, l’artista ha esplorato i confini tra corpo e spirito, per riflettere sui concetti di comunità e misticismo attraverso azioni effimere, il coinvolgimento diretto del pubblico, e interventi su larga scala.
Nel 2023 Pirelli HangarBicocca dedica la prima retrospettiva italiana a James Lee Byars con una vasta selezione di opere emblematiche, che fondono armoniosamente forme geometriche e minimal con materiali ricercati e inusuali come marmo, velluto, legni preziosi e foglia d’oro.

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