Biografia di One (marco Mantovani) Kay
KayOne, pseudonimo di Marco Mantovani, nasce a Milano nel 1972. L’artista passa gran parte del suo tempo lavorando come artista, dipingendo quadri e muri in Italia e all'estero e come art director di Stradedarts, l'associazione da lui fondata. Colpito in quegli anni dalla grande forza e dall'impatto visivo che il Graffiti Writing sa esprimere nella strada, e da quel sapore unico che il movimento Hip Hop trasmette, quel momento segnò il corso della sua vita fino ad oggi. Fondatore nel 1991, insieme ad Airone e Adstar, della prima fanzone italiana dedicata al writing "Hip Hop Tribe Magazine", assemblando fotocopie e fotografie, la fanzone segnò la storia del writing italiano come il primo mezzo di diffusione della cultura a livello nazionale e internazionale diventando voce ufficiale del movimento. Nel writing ha ritrovato un microcosmo, fatto di regole e leggi non scritte dettate da un forte senso di rispetto e appartenenza per i componenti meritevoli. Lo stile di KayOne è rimasto fedele ad una linea più "old school" rispetto a molti filoni contemporanei vicini ad influenze dettate dalla grafica e il 3D, mantenendo vivo lo spirito dei primi pionieri di newyorkesi e quel sapore Hip Hop che nel writing contemporaneo è andato scomparendo. Ha studiato in maniera maniacale l'evoluzione della calligrafia, base dello stile di ogni writer. Ha curato la realizzazione di molti tra i più importanti eventi legati alla cultura del Graffiti Writing. Istintivamente, da quando ha intrapreso la sua "carriera", forse per i suoi studi artistici, ha realizzato quadri astratti vicini a quel sapore della strada. Su tela ha cercato di ritrovare una forma più gestuale e istintiva del dipingere, senza abbandonare quell'impatto visivo classico del Graffiti Writing, che su muro esprime tutta la sua forza con colori accesi e grandi dimensioni, realizzando opere che rimandano a quel mondo unendo tra loro la lezione della Pop Art americana con la forza dell'informale italiano. Molte le esposizioni recenti di successo: Museo della Triennale, 54ª e 55ª Biennale di Venezia e Grattacielo Pirelli. Nel 2017 ha pubblicato con la casa editrice Drago il suo libro “Vecchia Scuola - Graffiti Writing a Milano” dedicato alla nascita di questa cultura nella sua città tra il 1980 e i primi anni ’90.