Biografia di Irving Kershner
Irvin Kershner nasce a Philadelphia nel 1923. Fin da giovane dimostra di avere una grande passione per le arti, studiando il violino, la viola e la composizione musicale. In seguito, approfondisce l'interesse per le arti figurative iscrivendosi alla Temple University-Tyler School of Fine Arts. Successivamente, si trasferisce a New York dove collabora con il pittore Hans Hofmann e si iscrive al corso di fotografia dell'Art Center College of Design di Los Angeles.
È durante la sua attività di insegnante di fotografia alla University of Southern California di Los Angeles che Kershner prende interesse per il cinema grazie alle lezioni del regista e montatore Slavko Vorkapić. Nel corso del tempo, Kershner si afferma come regista e documentarista, esordendo nel 1958 con il poliziesco "G-Men della quinta squadra", prodotto dal suo mentore Roger Corman.
Seguono altri successi, come il road movie "A un passo dalla morte" nel 1959, "Le canaglie dormono in pace" nel 1961, la commedia "Carta che vince, carta che perde" nel 1967. Negli anni Settanta, Kershner firma pellicole come "Voglio la libertà"(1972) con Barbra Streisand, "La vendetta dell'uomo chiamato cavallo"(1976) con Richard Harris e "I leoni della guerra" nel 1978.
In seguito, il regista riceve un'offerta che cambia la sua carriera per sempre: George Lucas lo sceglie per dirigere "L'impero colpisce ancora", il secondo episodio della saga di Guerre Stellari. Il film si conferma un successo mondiale e Kershner diventa una vera e propria leggenda nel genere fantascientifico.
Nel 1983, Kershner dirige Sean Connery in "Agente 007, mai dire mai", che segna il ritorno dell'attore nei panni di James Bond.
L'ultimo film in cui appare come attore è "Berkeley" di Bobby Roth nel 2005, in cui interpreta un anziano professore di statistica. Kershner muore a 87 anni, dopo una lunga lotta contro il cancro.
