Biografia di Lyda Levi
Lydia Levi nasce nel 1922 e ha vissuto un'esperienza significativa durante la seconda guerra mondiale. Essendo una vittima della persecuzione nazista, decise di fuggire in Svizzera per sfuggire ai pericoli imminenti. Dopo la fine del conflitto nel 1945, la Levi fece ritorno a Milano, città che aveva lasciato con grande dolore e difficoltà.
Una volta tornata nella sua città natale, Lydia Levi si impegnò attivamente nella cosiddetta operazione Exodus, un'importante iniziativa che aveva l'obiettivo di aiutare i sopravvissuti dell'Olocausto a migrare verso la Palestina. La sua partecipazione a questa causa umanitaria dimostrò l'indomito spirito di solidarietà e determinazione della Levi.
Nel 1946, durante un periodo di ricostruzione e rinascita per l'Italia, l'architetto Piero Bottoni fu nominato Commissario Straordinario della Triennale di Milano dal Comitato di Liberazione Nazionale. Per collaborare all'organizzazione dell'VIII Triennale, Piero Bottoni scelse proprio Lydia Levi, riconoscendo nelle sue abilità e competenze una preziosa risorsa per il campo del design e delle arti applicate.
La Triennale di Milano rappresentava una piattaforma di grande prestigio per i talenti emergenti nel mondo dell'arte e del design. Attraverso la sua partecipazione all'VIII Triennale, Lydia Levi ottenne notorietà e visibilità che la portarono ad affermarsi come una figura di spicco nel settore.
Dopo l'esperienza all'VIII Triennale, Lydia Levi fu nominata responsabile della sezione artigianato dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico per il Piano Marshall, incarico che ricoprì con dedizione e passione dal 1948 al 1953. Durante questo periodo, la Levi contribuì attivamente all'organizzazione e alla promozione di mostre ed eventi legati all'artigianato, dimostrando la sua competenza e il suo impegno nel settore.
Nel corso di un viaggio negli Stati Uniti nel 1956, Lydia Levi visitò San Francisco e si incontrò con Elinor e John McGuire, creativi e produttori di una rinomata linea di mobili in rattan. Questo incontro influenzò profondamente la sua visione e la portò a sviluppare una sua linea di mobili, nota come "Lyda Levi-McGuire", che univa le nuove tendenze sperimentate in America con l'esperienza artigiana italiana.
La linea di mobili di Lydia Levi-McGuire ottenne un grande successo, grazie alla sua abilità nel combinare elementi di design innovativi con la maestria artigianale italiana. Questa avventura imprenditoriale fu solo una delle molteplici prove della sua carriera dedicata al design e all'arte applicata, dimostrando la sua capacità di adattarsi e di anticipare le tendenze.
Lydia Levi-McGuire si è guadagnata un posto di rilievo nel campo del design internazionale grazie alla sua carriera eclettica e alle sue innovative creazioni. Il suo contributo ha lasciato un'impronta indelebile nel settore dell'arte applicata, grazie alla sua capacità di fondere tradizione e modernità in un unico e affascinante stile.