Biografia di Ulvi Liegi
Ulvi Liegi, pseudonimo di Luigi Moisé Levi (1859 - 1939), nacque da una famiglia ebraica benestante a Livorno, dove trascorse il periodo della sua formazione artistica. Dagli anni '80 si trasferì a Firenze e frequentò l'Accademia di Belle Arti, ma anche i pittori "macchiaioli" come Giovanni Fattori e si dedicò alla pittura dal vero.
In seguito, continuò la sua formazione a Parigi nel 1886 e a Londra, dove espone alla I Esposizione Italiana nel 1888 e all'Esposizione Universale di Parigi nel 1889. Nonostante ciò, mantenne sempre un forte legame con Livorno, partecipando alla Prima Esposizione di Belle Arti in Livorno ai Bagni Pancaldi nel 1886.
Visse un altro periodo fiorentino dal 1895 e trascorse un anno nella zona dell'alta Valsugana nel 1906, prima di tornare a Livorno nel 1908. In città frequentò il Caffè Bardi, ritrovo degli artisti, dal 1909 al 1921, continuando a esporre e a immortalare numerosi scorci della città nella sua opera.
In tutti i suoi lavori, descrive vedute urbane e paesaggi caratterizzati da rapidi tratti di pennello simili a quelli di Fattori e, in seguito, da tocchi sempre più definiti e colori intensi e vibranti, sebbene a volte stridenti, e grande attenzione per la luce.
Nel 1921, fu eletto presidente del "Gruppo Labronico", nato l'anno prima per raccogliere l'eredità di Fattori e Mario Puccini.
Dal 1921 al 1925, espose alle Biennali romane e poi alla Biennale di Venezia dal 1928 al 1936. Nel 1932, il Comune di Livorno gli conferì la medaglia d'oro per la sua attività di promotore culturale.