Biografia di Jacques Lipschitz
Jacques Lipchitz (1891-1973) nato a Druskininkai in Lituania, è stato uno dei più grandi scultori astratti del XX secolo, meglio conosciuto per le sue nature morte, ritratti e figure cubiste. Con un'intensità emotiva ardente, Lipchitz prediligeva il bronzo e la pietra ed esplorava soggetti umani mitologici, biblici e universali. Mentre i suoi dipinti dell'era cubista dimostrano una comprensione tecnica della linea, del piano e del volume, Lipchitz è passato a un modo più figurativo ed emotivo nelle ultime fasi della sua carriera.
A Parigi entra nella scena culturale di Montmartre e socializza con artisti come Pablo Picasso, Juan Gris, Diego Rivera e Amedeo Modiglian. Studia all’École des Beaux-Arts and Académie Julian e inizia a produrre i suoi primi pezzi cubisti nel 1913.
Alla metà del XX secolo, Lipchitz inizia ad allontanarsi dal cubismo e si accinge verso uno stile più figurativo ed emotivamente espressivo. Nel 1937 il suo enorme Prometeo che strangola l'avvoltoio fu esposto all'Esposizione universale di Parigi. Lipchitz, a causa dell’occupazione nazista, fugge ed ottiene asilo a New York. Nel 1946 viene nominato Chevalier de la Légion d'Honneur e nel 1954 il Museum of Modern Art di New York lo onora con una grande retrospettiva.
Lipchitz muore nel 1973 a Capri, in Italia, e viene sepolto a Gerusalemme. Oggi, il suo lavoro è raccolto da numerose istituzioni in tutto il mondo, tra cui il Metropolitan Museum of Art e il Museum of Modern Art di New York; L’Art Institute of Chicago; Walker Art Center di Minneapolis; National Gallery of Art di Washington, DC; Tate Modern di Londra e il Centre Pompidou di Parigi.