Biografia di Domenico Lusetti
Domenico Lusetti nasce a Brescia nel 1908. Terminata la scuola elementare cominciò a lavorare presso le cave di Mazzano e Botticino. In seguito, studiò all'Accademia di Brera di Milano, sotto la guida degli scultori Timo Bortolotti e Leone Lodi. Inizialmente Lusetti si focalizzò sull'approfondimento dei classici, ma successivamente espresse la sua creatività in forme più libere e moderne. Nel 1936, espone la sua prima mostra a Milano. Nel 1937, la sua scultura "La nipotina" venne acquistata dalla Pinacoteca Tosio Martinengo, e nello stesso anno decise di aprire il suo studio in via Bassiche. Nel 1947 trasferì lo studio in via Ferramola, che in seguito diventò luogo di mostra permanente delle sue opere. Nel 1938, partecipò alla IX mostra sindacale di Milano, alla mostra della Villa Reale di Milano e vendette un'opera intitolata "Giovannino" alla Galleria d'arte moderna di Milano. Nel 1938 espone anche la sua opera in legno "Il Velocista" a Sanremo, che poi venne esposta anche a Roma, Berlino (nel 1939), Madrid (nel 1940) e infine al Dopolavoro Provinciale di Brescia nel 1941. A quel tempo, Domenico Lusetti aveva già realizzato molte sculture. La sua attività fu poi interrotta dalla chiamata alle armi e dalla lunga prigionia in lager tedeschi dal settembre 1943 al maggio 1945. Tornato dal conflitto, dopo un periodo di raccoglimento e di ripensamento, riprese la propria attività artistica, partecipando a numerose mostre a Milano, Suzzara, Londra, Trieste, Parma, Torino, Padova, Firenze, Pescara, Verona, Roma, Zurigo, Iglesias, Ancona e Bologna, tra le altre città. Espose anche mostre personali a Brescia (nel 1948, 1951, 1953, 1959, 1963 e 1968), a Gavardo (nel 1956), a Salò (nel 1964) e a Milano (nel 1966). Domenico Lusetti, artista affermato, si spense a Brescia nel 1979.