Biografia di Danilo Manenti
Danilo Manenti nasce nel 1951 a Cagliari.
Si trasferisce con la sua famiglia nel 1954 a Palazzolo s/O, Brescia.
Nel 1966 inizia l’Accademia di belle arti Carrara di Bergamo, sotto la direzione artistica del Maestro Trento Longaretti. Durante questi anni partecipa a gruppi di decorazione per il complesso ospedaliero di Treviglio Caravaggio su disegni di Longaretti. All’Accademia riceve una medaglia d’argento per il corso di agiografia (storia dell’arte sacra) ed una per quello di acquaforte e litografia. Nel 1969 espone la sua prima opera all’interno della Collettiva Internazionale di Grafica tenutasi nella Chiesa di S. Agostino, Bergamo con maestri del calibro di Aiolfi, Cassinari, Greco, Marini, Sassu, Manzù.
Nel 1972, terminati i sette anni di Accademia, studia approfonditamente le tecniche antiche, sopratutto rinascimentali e fiamminghe in vari paesi di Europa.
Nel 1980 espone opere informali di grande metratura su tela grezza di juta presso l’auditorium San Fedele di Palazzolo a Brescia, la mostra è visitata tra gli altri da Agostino Bonalumi, il quale apprezza in particolare l’opera dal titolo “La coperta indiana”.
Nel 1983 Manenti è a Stoccarda Germania dove incontra il gallerista e mercante d’arte Heurike Steger.
Inizia con lui un’importante collaborazione che si conclude nel 1987 in Italia con una mostra di affreschi nei palazzi comunali di Todi, Perugia.
Nel 1984 si aggiudica il 2° posto del premio Lyceum di Milano consegnatoli dal critico Carlo Franza.
Dagli anni 90 in occasione delle sue esposizioni propone performance pittoriche tra cui da ricordare quelle realizzate nel 1992 presso la casa degli artisti G. Vittone a Tenno in provincia di Trento.
Nel 1994 partecipa all’European Art Festival in Sussex, Gran Bretagna. Nello stesso anno espone nei saloni comunali della Repubblica di san Marino.
Dal 1995 al ’98 svolge attività didattica tenendo laboratori creativi in asili, scuole elementari e licei.
Nel 1999 intensifica la sua attività di performer intervenendo in mostre e spettacoli. Da ricordare la “Personale galleria studio d’arte” a Brescia.
Lungo il suo camino Danilo ha creato migliaia di opere che sono in collezioni sia in Italia che all’estero.
