Biografia di Manifattura Chini
L'attività ceramica dei Chini ha avuto inizio nell'ultimo decennio del XIX secolo, grazie all'opera di Galileo Chini che, insieme ad alcuni soci, ha fondato a Firenze, nel 1896, la fabbrica "L'Arte della Ceramica". Poco tempo dopo si sono uniti alla manifattura Chino, Pietro, Guido e Augusto, cugini di Galileo. La produzione della fabbrica, contraddistinta da un marchio raffigurante una melagrana, si è imposto per i suoi segni precoci di modernità e ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti in mostre nazionali e internazionali, come le esposizioni di Torino del 1898 e del 1902, e l'Esposizione Universale di Parigi del 1900. Le ceramiche erano progettate da Galileo, solitamente prendendo ispirazione da motivi floreali di gusto Art Nouveau; spesso si trovano anche figure femminili che mostrano chiare influenze di schemi botticelliani. Dopo aver lasciato “L'Arte della Ceramica”, Galileo e Chino Chini hanno fondato, nel 1906, la manifattura “Fornaci San Lorenzo” a Borgo San Lorenzo, vicino a Firenze. La nuova fabbrica produce raffinate maioliche, spesso caratterizzate da una copertura a lustri metallici e originali esemplari di gres. Nel 1943, la fabbrica viene distrutta da un bombardamento aereo ma viene ricostruita grazie all'eccezionale impegno di Augusto Chini. Nel 1956, la fabbrica si trasforma nella “Franco Pecchioli Ceramiche”, dove Augusto ricoprirà la carica di direttore artistico fino agli anni '70, quando verrà sostituito dal figlio Vieri. Attualmente, i figli di Vieri, Mattia e Cosimo, continuano a lavorare nell'azienda.