Biografia di Edgardo Mannucci
Edgardo Mannucci (1904-1986) nasce a Fabriano nel 1904. Fin da bambino si esercita alla lavorazione del marmo e si dedica successivamente alla lavorazione del cemento.
Da giovane si trasferisce a Roma dove, per vivere, lavora inizialmente come muratore, stuccatore, manovale. Va ad abitare quindi per alcuni anni nello studio dello scultore Quirino Ruggeri. Nel frattempo frequenta il Museo Artistico Industriale e attraverso il maestro Ruggeri conosce altri esponenti della cultura artistica e letteraria.
Altri contatti con il mondo artistico romano sono, nel 1927, con Cagli, e l'ambiente della Galleria della Cometa. Insieme a Cagli, costituiscono il gruppo "Gli Orientalisti". In questo periodo lavora ancora in modo tradizionale e analitico, ma nasce qui una sua prima reazione, e, con questa, la necessità di ricercare forme nuove.
Partecipa quindi a collettive come la Quadriennale romana e durante gli anni trenta collabora ad allestimenti di mostre, entrando in contatto con i membri del movimento futurista. Del Futurismo condivide in particolare l'interesse per il tema della velocità.
Nel 1937 apre un nuovo studio in via Margutta. Qui ospiterà dopo la guerra per qualche tempo Burri, Uncini, Trubbiani, Angeli, Tolve e altri giovani artisti, e, brevemente, lo stesso Rauschenberg. Affronta varie vicissitudini durante la guerra e nel 1944 torna in Italia.
Conosce Alberto Burri, del quale diventa subito amico ed inizia a lavorare assiduamente con i materiali (metallo, stagno, gas). In questo periodo si troverà molto vicino al gruppo "Origine" formato da Ballocco, Burri, Capogrossi, Colla. Muore nel 1986 ad Arcevia.
Alcune delle sue opere sono conservate nel Krller Mller di Otterlo, nel Museum of Modern Art di New York e nel Museum of Modern Art di Dallas.