Biografia di Virgilio Marchi
Virgilio Marchi (1895 – 1960) è stato uno scenografo e architetto nato a Livorno. Esponente di spicco del secondo Futurismo e uno dei maggiori scenografi italiani, Virgilio Marchi sin da giovane stringe un forte rapporto di amicizia con Filippo Tommaso Marinetti a cui progetta una villa, a Capri, nel 1927. I suoi disegni rappresentano la sintesi perfetta tra cultura architettonica e urbanistica delle avanguardie come Antonio Sant'Elia e Mario Chiattone, e la pura ricerca formale. Nel 1925 ristruttura il Teatro Odescalchi, dotandolo di un moderno impianto elettrico, la Casa d'arte Bragaglia e il Teatro degli indipendenti, per poi sviluppare anche il progetto di restauro delle antiche terme di Roma, in Via degli Avignonesi. Nel 1929 disegna scene e costumi di due opere di Gioachino Rossini, L'italiana in Algeri e La cenerentola; nel 1930 inizia la sua collaborazione con la Compagnia di Lamberto Picasso per poi pubblicare, nel 1931, Italia nuova. Nel 1934 partecipa al Convegno Volta, indetto dall'Accademia d'Italia e, tra il 1948 e il 1952, realizza il Cinema Odeon di Livorno, oggi sostanzialmente demolito. La sua attività cinematografica culmina con la collaborazione con registi di spicco quali Mario Bonnard, Raffaello Matarazzo, Alessandro Blasetti, per il quale realizza anche le scenografie de “La corona di ferro”. Lavorò anche con Guido Brignone, Augusto Genina, Roberto Rossellini (“La macchina ammazzacattivi”, “Francesco giullare di Dio”, “Europa 51”), Pietro Germi (“La presidentessa”), Vittorio De Sica (“Umberto D”, “Stazione Termini”).