Biografia di Raoul Martinez
Raul Martinez nasce a Parigi nel 1876 da una famiglia facoltosa di origini cubane, che colleziona opere di impressionisti e post-impressionisti, permettendo al figlio già dalla giovane età di familiarizzare con queste correnti artistiche.
Grazie all'amico pittore Willem Paerels, Martinez ha accesso al suo studio e si addentra così sempre più nel mondo dell’arte. Dapprima autodidatta, si iscrive nel 1907 all'Accademia Libera "L'Effort" di Bruxelles, dove entra in contatto con un gruppo di avanguardia noto in seguito come i “Fauves del Belgio”. Nei loro quadri si vede la forte influenza di Cézanne, Van Gogh e Matisse.
Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale, Martinez e sua moglie belga Hortense Christiaens si rifugiano nei Paesi Bassi. Dopo la guerra, Martinez inizia a esporre frequentemente in mostre collettive ed è proprio durante una di queste mostre, quella del gruppo “Flet Signaal” del 1918 allo Stedelijk Museum di Amsterdam, che il collezionista H.P. Bremmer acquista due delle sue nature morte. Questo incontro, spinge Martinez a proseguire la sua carriera nei Paesi Bassi, dove Bremmer è in contatto con un pubblico agiato di appassionati d'arte e dove fornisce consigli e sostegno finanziario a diversi artisti a cui si sente particolarmente legato.
La sua opera comprende soprattutto nature morte, vedute cittadine, paesaggi e autoritratti. Martinez ha subito l'influenza di Cézanne e Van Gogh, soprattutto nei suoi primi quadri, ma anche quella del fauvismo, del futurismo e del cubismo. Tuttavia, ha sempre preferito una rappresentazione riconoscibile dei soggetti alla rappresentazione astratta più estrema.
Gli anni '20 e '45 sono caratterizzati da una grande chiarezza nei suoi quadri, con una composizione tridimensionale e forme definite. Dopo qualche anno, i colori diventano più chiari e temperati, ma i soggetti rimangono gli stessi. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, si può notare un leggero aumento delle vedute cittadine (soprattutto di Parigi) e dei paesaggi, in cui la suggestione dell'immensità dello spazio e del movimento sono impressionanti.
Martinez, un uomo solitario, spento e vitale allo stesso tempo, sarà fino alla fine della vita legato ai Paesi Bassi, ma farà anche diversi soggiorni in Belgio e vivrà in Francia. Morirà a Parigi nel 1974.