Biografia di E. Martini
Egidio Martini nasce a Venezia nel 1919 e si dedica alla pittura fin da giovane. I suoi primi lavori mostrano pregi e difetti tipici della giovinezza: una volontà impetuosa di provare tutto ed esplorare ogni strada senza pregiudizi, solo per trovare il tono giusto per la sua voce, accanto a una gamma continua e frammentata di risultati. Martini aveva una forte immaginazione e un ampio talento. Tuttavia, a causa di diversi eventi della vita, la sua attività artistica è stata sospesa, poiché ha perseguito altre strade come il restauro artistico e la storia dell'arte.
Per comprendere la pittura del Martini dell'epoca e giudicarla nel merito, è necessario considerarla nel contesto storico in cui si è sviluppata, tenendo conto delle radici culturali e del gusto particolare del vivace ambiente artistico veneziano del 1930-1945. Durante quel periodo, le tendenze figurative dominarono la scena artistica locale. Dopo il 1945, queste tendenze si espansero per adottare approcci internazionali, comprese forme astratte e informali, che ancora oggi dominano la cultura e il mercato dell'arte. Tra il 1925 e il 1945, Venezia fu testimone dell'ultima esplosione di uno stile artistico veneziano unico che si è evoluto dagli ultimi grandi artisti del XVIII secolo. In questo ambiente il giovane Egidio Martini cercò di sviluppare la sua opera.
Il fondamento e la prima intenzione del suo lavoro erano l'adesione alla verità, che vedeva come un esercizio tecnico e una preparazione per la creazione di opere d'arte adeguate. Dipinti come il Canale della Giudecca ripreso in controluce, il Campo della Maddalena, il Giardino Papadopoli e il Canale della Furatela, tutti prodotti prima degli anni Quaranta, esemplificano i suoi primi lavori. Dopo la guerra, Martini fu costretto da diverse contingenze a concentrarsi esclusivamente sul restauro di dipinti antichi, pur continuando a dipingere. In questo periodo espone in molte mostre, tra cui alcune di Bevilacqua la Masa, e tiene una personale nel 1944 alle Botteghe d'Arte di San Marco.
Negli anni Cinquanta Martini si dedicò interamente ai lavori di restauro e la sua attività pittorica si ridusse notevolmente. Tuttavia, riprende parzialmente a dipingere tra il 1954-56 quando crea dipinti di figure e paesaggi veneziani e montani. Queste opere rivelano finalmente la maturità formale ed espressiva di Martini nei suoi quadri, seppur tardivi e limitati, nati da un sentire più personale. I suoi dipinti erano morbidi, riposanti, trattati senza ombre, eseguiti a larghe pennellate con colori freschi, sensuali e ricchi. Se Martini si fosse concentrato esclusivamente sulla pittura, forse non sarebbe stato straordinario, ma comunque sarebbe stato uno degli artisti figurativi più rispettati del suo tempo a Venezia, perché possedeva eccezionali doti pittoriche naturali che con intelligenza e colta originalità avrebbe potuto migliorata e sostenuta.