Biografia di Stelio Maria Martini
Stelio Maria Martini nasce ad Ancona nel 1934. Ha sviluppato la sua formazione culturale a Napoli, dove ha studiato con Luigi Castellano e Mario Persico, attivi nella scena dell'avanguardia napoletana alla fine degli anni Cinquanta. Nel 1960 Martini entra a far parte del comitato di redazione di “Documento Sud”, e due anni dopo pubblica Schemi (Napoli, Sud-Arte, 1962), abbottonatura composta da quattordici “poesie-collage”. Martini ha utilizzato un approccio artistico che combinava linguaggio visivo e verbale.
Nel 1962, insieme a Mario Diacono ed Emilio Villa, Martini fonda e dirige “Quaderno”, periodico la cui attività editoriale prosegue l'anno successivo a Roma con la creazione di “Ex” di Villa e Diacono. Nel 1966 Martini incontra Luciano Caruso, e tra i due nasce un sodalizio personale e intellettuale di lunga durata.
Nel 1968 Martini, insieme a Caruso, fonda Continuum a Napoli. Era un gruppo culturale, performativo e poetico di intellettuali il cui obiettivo era raggiungere il "miraggio della fusione delle arti". In questo periodo Martini ha contribuito anche a “Uomini e Idee” e “Ana eccetera”, diretti rispettivamente da Corrado Piancastelli e Martino Oberto. Nel 1973, insieme a Caruso, Martini fonda la rivista “Continuazione A-Z” e scrive per “La settimana del silenzio”.
Dagli anni '80 agli anni '90 Martini abbandona le esperienze avanguardistiche e si concentra sulla critica letteraria e sulla saggistica. Ha pubblicato diversi volumi, tra cui Breve storia dell'avanguardia (Marano di Napoli, Nuove Edizioni-Longobardi, 1988), Momenti erotici della poesia napoletana (Napoli 1991), Antichi indovinelli napoletani raccolti da Raffaele Aragona (Napoli 1991), e Poemi, Calligrammi , metri, con 12 disegni di M. Palliggiano e una testimonianza di L. Pignotti (Napoli 1991), tutti pubblicati dalla casa editrice Marotta. Nel corso della sua carriera, Martini ha tenuto diverse mostre personali, tra cui “Neurosentimental” a Firenze nel maggio 1977, “1958-1981: Attraverso il labirinto dei linguaggi e della rappresentazione al poeta che entra nella poesia” a Milano nel dicembre 1981, “La parola del mio tempo: opere” al Palazzo Ducale di Sant'Arpino, Caserta, nel maggio 1998, e “Per forma di parola: Stelio Maria Martini dagli anni dell'avanguardia a Napoli ai labirinti verbali” alla Cappella di Villa Rufolo a Napoli nell'agosto 2001.
Martini ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive dedicate alla “poesia visiva” e alla cultura d'avanguardia, tra cui “Poesia visiva 1963-1988. Cinque maestri: Ugo Carrega, Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Sarenco” a Verona nell'ottobre 1988 e “Poesia visiva e dintorni (Ultima avanguardia)” a Spoleto nel luglio-settembre 1995, a cura di Enrico Mascelloni e Sarenco.