Biografia di Nicola Maria Martino
Nicola Maria Martino nasce a Lesina nel 1946, ma si è trasferito con la sua famiglia a Como dove ha studiato per due anni al Liceo scientifico prima di iscriversi all'Istituto tecnico. Ha preso la maturità artistica per poter accedere all'Accademia di Belle Arti e nel 1965 si è trasferito a Roma per studiare Scenografia, cambiando poi percorso di studi e iscrivendosi a Decorazione. È stato formato da Sante Monachesi e nel 1970 si è laureato discutendo una tesi sul concetto di cancellatura. Nel 1972 è stato nominato assistente a Roma e nel 1984 titolare della cattedra di Decorazione dell'Accademia di Belle Arti di Torino. È stato Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Sassari dal 1993 al 2010 e successivamente Commissario con funzioni di Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Torino. Dal 2018 è Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Foggia.
Martino ha iniziato a partecipare attivamente alla scena artistica nei primi anni Settanta, realizzando interventi e azioni concettuali per scardinare il sistema precostituito del mondo dell'arte. Dopo aver abbandonato i procedimenti analitici e la smaterializzazione del concettualismo a metà degli anni Settanta, ha anticipato temi e tecniche del ritorno alla pittura nell'ambito del postmoderno.
La serie dei reggiseni del 1974 e Colore Dolore del 1976 rappresentano per l'artista il manifesto di una riapparizione, di una comparsa e di un ritorno nostalgico ai labirinti della pittura. Dal 1976 si è completamente dedicato alla pratica della pittura come ricerca di una mitologia nel senso di memoria universale e personale. La sua espressività è contenuta, solare e insieme umbratile, con ampie distese cromatiche percorse da segni e figure liriche e inquiete, citazioni elaborate intellettualmente con rimandi a de Chirico, Chagall, Kandinsky, Licini.
Cesare Vivaldi lo ha segnalato nel Bolaffi nel 1980 e lo ha presentato alla Galleria NRA di Parigi. Dalla metà degli anni '80 la pittura di Martino si decanta in termini di sintesi luminosa e spaziale, in una intensa, sensibile essenzialità espressa in un blu profondo e simbolico. Grazie al suo lungo itinerario intellettuale, Martino ha esposto in numerose gallerie sia in Italia che all'estero e le sue opere sono presenti in prestigiose collezioni internazionali.