Biografia di Sebastian Matta
Sebastian Matta (1991 - 2002), all’anagrafe Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren è nato nel 1911 a Santiago del Cile. Dopo aver studiato architettura all' Universidad Católica di Santiago, Matta andò a Parigi nel 1934 per lavorare come apprendista presso l'architetto Le Corbusier. A metà degli anni '30 conobbe il poeta Federico Garcia Lorca, così come André Breton e Salvador Dalí. Lasciò lo studio di Le Corbusier nel 1937 e si unì al movimento surrealista. Nello stesso anno i disegni di Matta sono stati inclusi nella mostra surrealista alla Galerie Wildenstein di Parigi. Nel 1938 inizia a dipingere ad olio, eseguendo una serie di paesaggi fantastici che chiama “inscapes” o “morfologie psichiche”. Matta fuggì dall'Europa per New York nel 1939, dove si associò ad altri emigrati surrealisti tra cui Breton, Max Ernst, André Masson e Yves Tanguy. La Julien Levy Gallery di New York presenta la sua prima mostra personale di pittura nel 1940, ed è incluso nella mostra Artists in Exile alla Pierre Matisse Gallery di New York nel 1942. Durante gli anni Quaranta la pittura di Matta anticipa molte innovazioni dell'Espressionismo astratto e influenzò molti artisti della cosiddetta New York School, in particolare i suoi amici, Arshile Gorky e Robert Motherwell. La nuova generazione di artisti lo considera una figura di spicco della pittura contemporanea da cui trarre ispirazione. Ruppe con i surrealisti nel 1948 e tornò in Europa, stabilendosi a Roma nel 1953. Nel 1956 l'artista eseguì un murale per il Palazzo dell'UNESCO a Parigi. Una grande retrospettiva del suo lavoro si tenne al Museum of Modern Art, New York, nel 1957, poi presentata all'Institute of Contemporary Art, Boston, e al Walker Art Center, Minneapolis. Matta muore a Civitavecchia, Roma, il 23 novembre 2002.