Biografia di Renato Mertens
Renato Mertens (1927 - 2008) nasce a Tarcento (Udine) nel 1927 da madre friulana e padre veneziano. Tra il 1945 e il 1950 vive a Venezia dove incontra De Pisis. Si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Padova, ma frequenta con maggiore interesse l’ambiente artistico e gli studi di pittori veneti e friulani. Negli anni dal ’51 al ’60 svolge la propria attività pittorica fra l’ambiente culturale dell’Alto Adige e quello friulano avviando una propria ricerca stimolata dagli esempi dei grandi maestri del primo Novecento e dalle nuove sperimentazioni dell’informale. Tra il 1961 e il 1971 vive ad Ancona, poi a Firenze, quindi a Roma. Qui, negli anni della contestazione, realizza i primi materici su tela con bruciature e plastica. Trasferitosi definitivamente a Firenze, Mertens concentra la propria attenzione artistica sulla figura femminile dando inizio a un lungo itinerario nel mondo della donna, vista sia sul piano formale sia su quello introspettivo. Sue opere sono acquisite dal Museo Civico di Pordenone e dal Museo della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema. L’artista impiegherà poi materiali inusuali e di recupero: pagine di giornale, frammenti di carta, cartone e stoffa, accuratamente selezionati e conservati per realizzare collages e tecniche miste. Gli anni dal 1982 al 1986, segnano il lento ma progressivo distacco dalla figurazione. Segno, materia, rilievo, figura e non figura sono gli elementi di una raffinata dialettica che prepara la fase astratta. Arrivano poi importanti riconoscimenti internazionali: nel 2003 l’esposizione a Salisburgo e nel 2007 l’installazione collettiva Camera 312 promemoria per Pierre a cura di Ruggero Maggi per il Milan Art Center, dedicata al critico Pierre Restany, nell’ambito della LII Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia.