Biografia di Giuliano Montaldo
Giuliano Montaldo nasce a Genova nel 1930. Prima di diventare regista, ha lavorato come attore teatrale e ha esordito nel cinema recitando in due film di Carlo Lizzani, Achtung! Banditi! (1951) e Cronache di poveri amanti (1954).
Successivamente, ha collaborato come assistente alla regia di autori come Elio Petri, lo stesso Lizzani e Gillo Pontecorvo. Ha poi deciso di dedicarsi alla regia e ha diretto il suo primo film, Tiro al piccione (1961), che tratta della fine della Seconda guerra mondiale attraverso gli occhi di un soldato della Repubblica di Salò in crisi di valori.
Il suo film successivo, Una bella grinta (1965), si concentra sulla realtà italiana del periodo, offrendo il ritratto di un uomo cinico che cerca di sfruttare il boom economico, ma che alla fine viene distrutto.
Montaldo ha continuato a esplorare momenti della storia italiana attraverso figure e istituzioni del potere. Ha diretto Gott mit uns (1970), che racconta il processo per diserzione e la fucilazione di due soldati della Wehrmacht, e Sacco e Vanzetti (1971), che analizza il processo e la condanna ingiusta di due anarchici. Ha inoltre realizzato Giordano Bruno (1973), che ripercorre la vita e la morte per rogo del filosofo.
Il regista si è poi dedicato al romanzo storico televisivo, dirigendo il kolossal Marco Polo (1982), molto apprezzato dal grande pubblico per le precisie nella ricostruzione ambientale e per l'attenzione ai costumi e alle mentalità del tempo.
Negli anni '90, Montaldo ha diretto due film in chiave documentaristica, Ci sarà una volta (1992) e Le stagioni dell'aquila (1997). Nel 1999 è stato nominato presidente di Rai Cinema S.p.A.