Biografia di Guido Moretti
Guido Moretti nasce a Gardone nel 1947. Nel 1959, suo fratello maggiore Giorgio viene mandato in collegio a Brescia presso l'Istituto Artigianelli e Guido lo segue per un innato bisogno di evasione. Tornato a Gardone, si iscrive all'Istituto Tecnico Zanardelli, ma solo per un anno. Successivamente, prepara con successo l'esame di ammissione al biennio della sezione staccata dell'ITIS di Brescia, che prende avvio nel suo paese nel 1967. Il triennio del diploma lo completa invece nella sede centrale.
Durante questo periodo, scopre la bellezza della geometria analitica grazie al professor Cesare Scariolo. Nel 1967, si iscrive alla facoltà di Ingegneria di Padova, ma si trasferisce alla facoltà di Fisica a Milano nel 1969, pensando all'insegnamento come futura professione. Nel periodo milanese, intensifica le sue prove di scultura.
Nel 1973 si stabilisce a Brescia, dove continua la sua attività artistica. Nel dicembre dello stesso anno, si laurea in Fisica. Inizia ad insegnare come supplente annuale nel 1974 alla Scuola Media Statale di San Sebastiano a Lumezzane. Negli anni successivi, insegna all'ITIS Castelli, al Liceo Scientifico Calini, al Pastori e al Gambara di Brescia, e infine all'ITIS Castelli fino al congedo nel 1991.
Nel 1990, conosce il critico Giorgio Ruggeri in occasione di una mostra presso la galleria Nanni di Bologna. Inizia una proficua collaborazione con il centro culturale Sincron di Armando e Wanna Nizzi di Brescia nel 1991. Nel 1992, incontra Romano Piccichè, che pubblicherà una lunga intervista nel "Giornale di Sicilia" nell'agosto 1993.
La rivista "Brescia Ricerche" dedica la copertina del numero 12 a Guido Moretti nel dicembre 1995. Nel giugno 1996, pubblica un suo articolo sulla scultura per separazione e informatica e tecnologie d'avanguardia al servizio della scultura. A partire dal 1996, collabora in modo continuativo con la galleria milanese Arte Struktura di Anna Canali.
Guido Moretti vive e lavora tuttora a Bovezzo, alle porte di Brescia. Inoltre, ha realizzato numerose opere d'arte, tra cui Armonia di corpi, Solitudine, e Incomunicabilità.