Biografia di Filippo Morghen
MORGHEN. – Famiglia di incisori di Firenze. Non se ne conosce con esattezza l’origine. Secondo la testimonianza di Raffaello, il membro più illustre, suo nonno era originario di Montpellier e, dopo avere sposato una donna genovese, si trasferì a Firenze, dove aprì un negozio di trine.
Entrambi i loro figli, Giovanni Elia e Filippo, si specializzarono nell’arte calcografica; il primo fu prevalentemente disegnatore, Filippo al contrario si perfezionò nell’intaglio, arte in cui fu particolarmente dotato.Filippo, nato a Firenze intorno al 1730, apprese l’arte del disegno dal fratello maggiore; in seguito si trasferì a Roma dove rimase sette anni. Già a Firenze eseguì i ritratti di alcuni componenti della famiglia Medici per l’edizione di Giuseppe Allegrini, pubblicata nel 1761. In collaborazione con suo figlio Raffaello riprodusse molti dei Profeti scolpiti da Baccio Bandinelli nel coro della Cattedrale di Firenze e la tomba di Michelangelo in Santa Croce. Nel 1752 arrivò a Napoli, chiamato insieme a Giovanni Elia dal re Carlo di Borbone per partecipare all’impresa editoriale delle Antichità di Ercolano. A Napoli, dove conobbe e sposò la figlia di Francesco Liani, pittore di corte, trascorse il resto della sua esistenza, eseguendo numerosi altri lavori di grande importanza per la vivace fucina della Stamperia Reale; in tale contesto instaurò un rapporto di particolare intesa con Luigi Vanvitelli, il quale nel 1756 gli affidò i due ritratti dei sovrani per il testo Dichiarazione dei disegni del Reale Palazzo di Caserta (Napoli 1756). Lo stesso architetto lo incaricò insieme a Carlo Nolli dell’esecuzione dei rami del testo celebrativo per le nozze regali di Ferdinando di Borbone e Maria Carolina d’Austria, volume poi rimasto inedito.