Biografia di Domizio Mori
Domizio Mori nasce nel 1924 a Mantova. Dopo aver ottenuto il plauso di Dino Buzzati al suo debutto, ha fatto una serie di mostre in diversi paesi tra cui il Marocco, il Brasile, gli Stati Uniti e il Giappone. Rimasto fedele alla sua visione personale, Mori ha cercato di esprimere la vita pulsante della natura attraverso le sue opere, mantenendosi distante dalle tendenze astratte e figurative tradizionali.
Le tele di Mori sono state a volte associate alla corrente surrealista, ma la sua ricerca artistica richiama anche la tensione cosmica di Graham Sutherland. In particolare, la sua attività artistica si è concentrata su tre tematiche principali: i mitologemi cosmico-biologici, i cieli e le farfalle e le cupole profane. I mitologemi cosmico-biologici sono motivi che alludono alla continua trasformazione del mondo, mentre i cieli e le farfalle rappresentano rispettivamente l'apertura alla vita e la bellezza effimera. Le cupole profane, infine, rappresentano una metafora cosmologica e una rappresentazione totalizzante.
In questa esposizione, diversi esempi delle opere di Mori rappresentano una visione fantastica del mondo, in cui le esperienze umane del bello, dell'attrazione e del mistero organico e cosmologico si sublimano in immagini di emozionante splendore. La sua arte ha ricevuto un riconoscimento internazionale e Mori è considerato uno dei maggiori esponenti dell'arte italiana del XX secolo. Mori è deceduto il 21 gennaio 2020.