Biografia di Robert Morris
Robert Morris (1931 - 2018), nato a Kansas City, MO, ha inizialmente studiato ingegneria prima di passare all'arte e alla critica d'arte. Nel 1966, ha conseguito un MA presso l'Hunter College di New York City, NY, dopo aver scritto una tesi su Constantin Brancusi. Mentre viveva a San Francisco, in California, negli anni '50, Morris sviluppò un interesse per la danza, in parte a causa dell'influenza di sua moglie, Simone Forti, ballerina e coreografa. Nel 1959, Morris si trasferì a New York, dove continuò a coreografare pezzi di danza sperimentali per il Judson Dance Theatre. Durante gli anni '60 e '70, Morris ha contribuito in modo significativo all'emergere di diversi movimenti artistici, tra cui Minimalism, Process Art e Earthworks. Le prime forme minimaliste di Morris furono costruite come oggetti di scena per accompagnare spettacoli di danza e, attraverso la loro struttura semplice, esprimevano l'accentuazione del rapporto tra forma e funzione da parte del gruppo Judson. Alla fine degli anni '60, Morris iniziò a utilizzare materiali più industriali, come alluminio e acciaio, per opere scultoree, e divenne uno dei principali fautori della Process Art attraverso il suo uso di materiali modellabili come feltro, corde, specchi e terra per creare opere d'arte effimere. Le sue opere sono state esposte in numerose sedi, tra cui la Leo Castelli Gallery di New York, la National Gallery of Art di Washington, D.C., il Solomon R. Guggenheim Museum e il Museum of Modern Art di New York. Anche un affermato scrittore e teorico, ha scritto un saggio fondamentale che delinea le basi del Minimalismo intitolato Notes on Sculpture, pubblicato per la prima volta su Artforum nel 1966. Morris è stato oggetto di numerose mostre personali, tra cui al Whitney Museum of American Art nel 1970 e al Solomon R. Guggenheim Museum nel 1994. L'artista è morto nel novembre 2018 nello stato di New York.