Biografia di Ettore Morteo
Ettore Morteo nacque nel 1874 ad Alassio, in provincia di Savona. Cominciò la sua formazione in ambito artistico presso l'Accademia Ligustica ed espose per la prima volta nel 1897 alla Società promotrice genovese.
Morteo si distinse come pittore impressionista, prediligendo una pennellata materica e toni cromatici accesi, tra cui il viola. Dipinse scene di genere, paesaggi, marine, ma si dedicò in particolare alla rappresentazione di vedute della vecchia Genova e delle riviere, rimanendo legato alla tradizione pittorica ottocentesca.
Tra le sue opere più note figurano "Un angolo della Foce", "San Giacomo di Carignano", "Chiesa di Sturla", "Porta Soprana", "Alassio e il mare", "Vico Zuccarello", "Vico Damiata", "Antica piazzetta di San Silvestro" e "Vico Garaventa".
Nel 1920 venne eletto Accademico di Merito presso l'Accademia Ligustica e si cimentò anche con l'affresco, realizzando la decorazione del soffitto dell'ufficio postale di Alassio con la scena dei "Saraceni in vista". Nel 1926 pubblicò una raccolta di poesie in dialetto, intitolata "Rime arascine".
Partecipò attivamente a diverse esposizioni genovesi interpretando, anche, in maniera personale la tecnica del divisionismo. L'opera "Alassio ed il suo mare" fu esposta nel 1968 a Palazzo Cattaneo Mallone di Genova, in occasione della mostra "Elementi grafici e pittorici fra Decimonono e Ventesimo secolo".
Il Municipio di Genova acquistò tre delle sue opere per le proprie quadrerie, mentre molte delle sue opere sono custodite presso la Galleria d'Arte Moderna di Genova e in varie collezioni private.
Ettore Morteo morì a Genova nel 1939