Biografia di Angelo Mucchetti
(Preseglie, 22 dicembre 1912 - Salò, 24 febbraio 1960)
Il Garda ritratto nei suoi angoli nascosti e animati da lavandaie e pescatori; ammirato dall'alto delle sue colline spazianti sul vasto orizzonte luminoso di luce a perpendicolo; goduto nei riposanti ombrosi parchi, il Garda trasposto in ogni suo 'aspetto nella tela, con evidente amore.E’ il frutto lasciato da Angelo Muchetti e che rivela l'autore quale spontaneo, gioioso interprete delle bellezze benacensi. Molte delle sue opere ripetono motivi colti lungo le sponde della Riviera: da Bogliaco a Portese, da Toscolano a S. Felice, Campoverde. Colori limpidi, intonaci luminosi, masse di corposi cipressi, trasparenti chiome di ulivi nella luce di ore invitanti. Ma accanto a queste opere che maggiormente lo hanno fatto conoscere, Muchetti ha raccolto motivi meno squillanti dove più si ravvisa il fine colorista che fa giocare il pennello su minime variazioni di toni grigi e perlacel di giornate malinconiche mosse da vento di pioggia; di ore mattutine vissute in cospetto della distesa d'acque compenetrate al grigiore del cielo: ricerca più meditata, nata dall'intimo bisogno di dare significato a quanto l'occhio ammira.In queste tele è racchiuso l'animo di Muchetti.
Trasferitosi ancor giovane a Salò, vi trascorre tutta la vita, eccezion fatta per brevi periodi a Vicenza. Conosce Pier Focardi, indicato come suo primo maestro: e forse di questo insegnamento resta traccia nel taglio dei quadri; nei ritratti si fa riferimento ad Angelo Landi: e forse da lui il giovane Muchetti apprese il gusto della sciolta pennellata, la solidità del personaggi raffigurati, nei quali v'è l'evidente ricerca introspettiva. L'attività di Muchetti si fa fervorosa anche nella partecipazione a mostre, con l'allestimento di personali a Vicenza, Thiene, Salò, Brescia dove ha partecipato alla fondazione della A.A.B. ed esposto con il Gruppo degli artisti Indipendenti. Un'opera sua possiede il Museo civico di Vicenza, città nella quale il pittore ritrasse vie e piazze animate da figurette sul contrasto di luci e ombre di portali antichi. Accanto ai paesaggi e ai ritratti stanno non poche nature morte: oggetti casalinghi ordinati e composti, che nella loro linearità attestano affetti familiari tersi e profondi. Nuova luce assumono le ultime opere: luminosissimi paesaggi quasi che l'artista abbia voluto in essi racchiudere il colore del sole che sentiva sfuggirgli.